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11/03/2020 ore 00.12
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Jole Santelli: «Chiudere l'Italia è l'unica misura possibile contro il virus»

Jole Santelli è categorica: «Se vogliamo combattere seriamente il coronavirus le mezze misure non servono a nulla. E’ l’ora delle decisioni drastiche. Io chiedo restrizioni ovunque, a cominciare dalla Calabria che oggi ospita 4mila persone che si sono auto-denunciate, dopo essere tornate dal Nord, ma ce ne saranno almeno il triplo che non hanno compilato
di Antonio Alizzi

Jole Santelli è categorica: «Se vogliamo combattere seriamente il coronavirus le mezze misure non servono a nulla. E’ l’ora delle decisioni drastiche. Io chiedo restrizioni ovunque, a cominciare dalla Calabria che oggi ospita 4mila persone che si sono auto-denunciate, dopo essere tornate dal Nord, ma ce ne saranno almeno il triplo che non hanno compilato il modulo presente sul nostro sito». Pensieri e parole della Governatrice della Calabria, Jole Santelli durante la trasmissione “Carta Bianca” in onda su Rai3 e condotta da Bianca Berlinguer.

«L’Italia è unica, l’emergenza è nazionale. Se dovesse scoppiare qui la stessa cosa che è successa in Lombardia, la sanità calabrese crollerebbe. Troppi tagli al personale e soprattutto tagli strutturali-economici. Per questo motivo sono convinta che è necessario chiudere tutto per la durata necessaria affinché il virus venga fronteggiato con misure forti». E conclude: «Non si può dire al cittadino di non uscire, ma contemporaneamente che può andare a lavorare. Così non va bene». La linea dura della Santelli è condivisa anche da Michele Emiliano, governatore della Puglia, Vincenzo De Luca, presidente della Campania e da tutti i governatori d’Italia, ad iniziare dalla Lombardia che in mattinata aveva paventato la chiusura totale della regione, ad eccezione delle farmacie e dei negozi alimentari (LEGGI QUI).