La confessione della suora: «Sono innamorata di un uomo sposato»
“Caro Massimo, sono una suora di 50 anni e da più di cinque vivo una storia d’amore – ovviamente segreta – che non avrei mai immaginato potesse appartenermi…”
Inizia così la lettera che una suora ha inviato a Massimo Gramellini, per la sua rubrica Caffè sul Corriere della Sera. Una confessione intima, sofferta, in cui racconta di aver infranto il voto di castità per un amore travolgente, nato nel quotidiano e sfociato in una passione senza futuro. L’uomo che ama ha 60 anni, è sposato e, pur dichiarandole i suoi sentimenti, non ha intenzione di cambiare vita.
“Come si trova la forza di chiudere una porta quando il cuore continua a riaprirla?” si chiede la religiosa, dilaniata tra la sua vocazione e un sentimento che la rende profondamente umana.
La risposta di Gramellini: “Non incontriamo ciò che vogliamo, ma ciò che siamo”
Il giornalista, col suo consueto tono empatico ma diretto, le risponde senza assumere i panni del confessore spirituale: “Tu sei una donna sposata che ha perso la testa per un altro. Tuo marito è la Chiesa”, scrive, sottolineando che in fondo la scelta di stravolgere la propria vita non dipende tanto dall’uomo, quanto da lei stessa.
Secondo Gramellini, il vero nodo non è l’amore in sé, ma la paura di un cambiamento radicale: “Se hai incontrato un uomo impegnato che non intende disimpegnarsi, è perché in fondo non sei pronta a cambiare radicalmente la tua vita”.
E così, mentre il giornalista la invita a riflettere su ciò che vuole davvero, la sua risposta si trasforma in una riflessione più ampia sull’amore: Eros è desiderio di ciò che ci manca, Agape è amore che dà senza chiedere nulla in cambio. Quale dei due sta vivendo questa suora?
Una domanda che, probabilmente, ne contiene molte altre.