La scoperta di ricercatori italiani: «Covid-19 in Italia già a settembre 2019»
Il coronavirus circolava in Italia già da settembre 2019. A dirlo è uno studio scientifico condotto da Giovanni Apolone (Istituto Nazionale Tumori di Milano), Emanuele Montomoli (Università di Siena), Alessandro Manenti (Siena), Mattia Boeri (Istituto Nazionale Tumori di Milano), Federica Sabia (Istituto Nazionale Tumori di Milano), Inesa Hyseni (Siena), Livia Mazzini (Siena), Donata Martinuzzi (Siena), Laura Cantone (Università di Milano), Gianluca Milnaese (Univeerisà di Parma), Stefano Sestini (Istituto Nazionale Tumori di Milano), Paola Suatoni (Istituto Nazionale Tumori di Milano), Alfonso Marchianò (Istituto Nazionale Tumori di Milano), Valentina Bollati (Università di Milano), Gabriella Sozzi (Istituto Nazionale Tumori di Milano), Ugo Pastorino (Istituto Nazionale Tumori di Milano).
«Non ci sono dati affidabili sulla reale insorgenza dell’infezione da coronavirus 2 (SARS-CoV-2) da sindrome respiratoria acuta grave e sulla diffusione nel periodo prepandemico in tutto il mondo» si legge su Tumori Journal. «Abbiamo studiato la presenza di anticorpi specifici del dominio di legame del recettore SARS-CoV-2 (RBD) in campioni di sangue di 959 individui asintomatici arruolati in uno studio prospettico di screening del cancro del polmone tra settembre 2019 e marzo 2020 per monitorare la data di insorgenza, la frequenza, e variazioni temporali e geografiche nelle regioni italiane».
«Anticorpi specifici per SARS-CoV-2 RBD sono stati rilevati in 111 individui su 959 (11,6%), a partire da settembre 2019 (14%), con un cluster di casi positivi (> 30%) nella seconda settimana di febbraio 2020 e numero più alto (53,2%) in Lombardia. Questo studio mostra un’inaspettata circolazione molto precoce di SARS-CoV-2 tra individui asintomatici in Italia diversi mesi prima dell’identificazione del primo paziente e chiarisce l’insorgenza e la diffusione della pandemia di malattia da coronavirus 2019 (COVID-19). La ricerca di anticorpi SARS-CoV-2 in persone asintomatiche prima dell’epidemia di COVID-19 in Italia potrebbe rimodellare la storia della pandemia».