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03/11/2020 ore 14.49
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Lombardia, Piemonte e Calabria verso il lockdown leggero: ecco le misure

In Italia si va verso il Lockdown “light”, il paese verrà diviso in tre zone diverse: rossa, arancione e verde. La zona rossa coinvolge cinque regioni, ovvero la Lombardia, il Piemonte, il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta e anche la Calabria. Nella zona arancione la Puglia, la Campania e la Liguria. Per tutte le
di Domenico Ritorto

In Italia si va verso il Lockdown “light”, il paese verrà diviso in tre zone diverse: rossa, arancione e verde. La zona rossa coinvolge cinque regioni, ovvero la Lombardia, il Piemonte, il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta e anche la Calabria. Nella zona arancione la Puglia, la Campania e la Liguria. Per tutte le altre valgono le misure nazionali.

Zona rossa

Lezioni a casa anche agli alunni di seconde e terze medie, oltre a quelli che frequentano le superiori. In presenza dalla Materna fino alla prima media.

Chiusi tutti gli esercizi commerciali, compresi parrucchieri ed estetisti. Aperti i servizi essenziali.

Aperte le attività industriali.

Speranza chiede il modello dell’autocertificazione per uscire di casa durante il giorno (necessario per il coprifuoco), per impegni di lavoro, salute, per accompagnare i figli a scuola. Conte vuole che si possa circolare liberamente.

Zona arancione

Chiusura di bar e ristoranti. Saracinesche abbassate per tutto il giorno, e dunque non solo dopo le 18 come nel resto delle regioni “verdi”, e quindi anche durante week-end. Sì alla consegna a domicilio.

Parrucchieri e centri estetici: il Governo ha deciso di non interrompere la loro attività.

Il coprifuoco inizia dalle 21. Valgono le disposizioni delle zone verdi.

Zona verde

Centri commerciali nel fine settimana. E’ previsto come misura minima in tutte le regioni.

Il coprifuoco inizia dalle 21. Valgono le disposizioni delle zone arancioni.

La didattica a distanza sarà attiva al 100% nelle scuole superiori: il virus circola velocemente dai 14 ai 19 anni rispetto ai più piccoli.

Si torna al 50% su bus, metro e treni regionali, come aveva chiesto il Comitato tecnico scientifico quest’estate. I trasporti sono considerati un luogo a rischio.

Chiusi musei, cinema, teatri e sale da concerto.