Milazzo, svolta nel giallo del cadavere nel sacco: la vittima è l’84enne Salvatore Italiano
La vittima è stata identificata. Si chiamava Salvatore Italiano, aveva 84 anni e viveva nel quartiere Fiumarella, a poca distanza dal luogo dove è stato ritrovato ucciso. È lui l’uomo assassinato con tre colpi di pistola e abbandonato in un sacco di plastica nera a Milazzo, in provincia di Messina.
Il suo corpo è stato scoperto nel pomeriggio di mercoledì 10 luglio da alcuni passanti che stavano andando verso la spiaggia nella zona di Ponente, quasi al confine con il territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, nei pressi del quartiere Bastione. Il grande sacco era stato lasciato dietro un ristorante, vicino a una porta di servizio. Una scena macabra e inspiegabile che ha scatenato subito l’allarme.
Chi ha notato per primo quel sacco ha chiamato immediatamente la polizia. In pochi minuti l’area è stata transennata: sul posto sono arrivati gli agenti, il pm di turno, il medico legale e gli investigatori della squadra mobile. Dai primi rilievi è emerso che l’omicidio sarebbe avvenuto poche ore prima del ritrovamento, forse nella stessa mattinata.
Salvatore Italiano non risultava noto alle forze dell’ordine, non aveva precedenti penali né legami noti con ambienti criminali. Viveva solo e, secondo le prime informazioni, non aveva nemici dichiarati. La scoperta della sua identità, però, non ha ancora chiarito né il movente né l’identità dell’assassino.
Intanto, gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. L’obiettivo è risalire a chi ha trasportato e abbandonato il cadavere dietro il ristorante. Proprio il titolare del locale è stato ascoltato dalla polizia: ha riferito di non essersi accorto di nulla e di aver scoperto l’accaduto in modo del tutto casuale.
“È venuto un corriere a consegnarmi dei pacchi – ha raccontato – ma è entrato dalla porta di servizio. Mi ha detto che non l’avevano fatto passare da via Capuana perché avevano trovato un uomo morto. Solo allora ho capito cosa stava succedendo”.
Le forze dell’ordine hanno confermato che si procede per omicidio volontario, ma al momento non si escludono piste: dalla vendetta personale alla faida familiare, fino al possibile coinvolgimento indiretto in vicende più grandi.
Gli inquirenti stanno ricostruendo la rete di relazioni personali dell’anziano, la sua routine, eventuali contatti avuti nei giorni precedenti. Non è escluso che nelle prossime ore vengano disposti ulteriori accertamenti autoptici e scientifici.
“Chi ha potuto compiere un gesto del genere?”, è la domanda che ora si pongono in tanti a Milazzo. Una domanda che, per il momento, resta senza risposta.