Omicidio di Garlasco, nuovi prelievi di DNA: chi è “Ignoto 2”
Le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, si arricchiscono di un nuovo capitolo. Gli inquirenti sono pronti a eseguire ulteriori prelievi di DNA nel tentativo di dare un nome a “Ignoto 2”, il secondo profilo genetico rilevato sotto le unghie della vittima insieme a quello di Andrea Sempio, amico del fratello Marco.
L’ipotesi dell’accusa è chiara: se il DNA di Sempio non può essere finito sulle mani della giovane attraverso la tastiera del computer di famiglia – come stabilito dagli esperti – allora lo stesso ragionamento deve valere per l’altro profilo genetico sconosciuto. Per questo motivo, nel suo avviso di garanzia, Sempio è accusato di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara già condannato in via definitiva per il delitto.
Gli investigatori stanno ora concentrando gli sforzi sui reperti ancora disponibili, poiché molti degli oggetti sequestrati nella villetta di via Pascoli sono stati distrutti o sono andati persi nel tempo. Tra questi, il pigiama di Chiara, il tappetino del bagno e la tastiera del computer risultano introvabili. Restano però alcuni oggetti sui quali si potrebbero individuare tracce biologiche, come i gioielli che la giovane indossava al momento del delitto e il suo vecchio cellulare. Grazie ai progressi nelle tecniche di analisi forense, potrebbe essere possibile ottenere nuove informazioni.
Dubbi sull’alibi di Andrea Sempio
Le indagini si concentrano anche sulla ricostruzione dei movimenti di Sempio la mattina del delitto. Il giovane ha sempre dichiarato di essersi recato a Vigevano per acquistare un cellulare, mostrando come prova uno scontrino di parcheggio che la madre avrebbe ritrovato sull’auto di famiglia. Tuttavia, le celle telefoniche raccontano una versione diversa: il suo telefono ha agganciato la rete di Garlasco alle 9:58, quando ha effettuato una chiamata di un secondo a un amico, e di nuovo alle 11:10, quando ha ricevuto un messaggio. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire cosa sia accaduto nel buco temporale di oltre un’ora.
Le intercettazioni effettuate dopo l’interrogatorio del 4 ottobre 2008 aggiungono ulteriori elementi di incertezza. Parlando con la madre, Sempio ha ammesso di essere stato colto di sorpresa da alcune domande degli investigatori. Ha anche manifestato dubbi sulla sua stessa versione, affermando di non ricordare con certezza se si trovasse a Vigevano nel momento in cui il suo cellulare risultava localizzato lì.
Le tracce sulla scena del crimine
Oltre alle analisi genetiche, la procura sta rivalutando altre prove raccolte nella villetta di via Pascoli. Tra queste, un’impronta di scarpa e alcune tracce digitali. Sul dispenser del sapone in bagno, oltre alle impronte di Stasi, è stato individuato un frammento papillare potenzialmente utile alle indagini, ma mai confrontato con altri campioni.
Anche le testimonianze potrebbero r