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19/08/2025 ore 10.35
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Rimini, maxi sequestro di merci contraffatte e armi: 340mila articoli e 3.200 lame tolti dal mercato

La Guardia di Finanza smantella una rete di stoccaggio: sequestrati anche peluche pericolosi privi di certificazioni

di Redazione

Sotto il coordinamento del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, i militari del Gruppo riminese, affiancati dai tirocinanti della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila, hanno smantellato una rete di stoccaggio e distribuzione di merci contraffatte e armi detenute illegalmente.

L’operazione ha portato al sequestro di 340mila articoli falsi e di oltre 3.200 tra coltelli e tirapugni in acciaio, tra cui balisong, lame a scatto e serramanici, tutti potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica.

Peluche contraffatti e pericoli per i più piccoli

Particolarmente significativo il rinvenimento di migliaia di peluche contraffatti, tra cui i noti Labubu, Pikachu e Stitch, privi di certificazioni di sicurezza e realizzati con materiali scadenti, potenzialmente rischiosi per i bambini.

Armi senza licenza

Parallelamente, il sequestro di un arsenale di armi bianche messe in vendita senza licenza ha permesso di neutralizzare un grave pericolo in un periodo caratterizzato da massima affluenza turistica ed eventi pubblici.

L’indagato, denunciato a piede libero per ricettazione, commercio di beni contraffatti e vendita non autorizzata di armi, è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. La violazione in materia di armi è stata inoltre segnalata al Questore di Rimini, con proposta di chiusura delle attività collegate.

La lotta alla contraffazione

L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo che, dall’inizio dell’anno, ha già portato al sequestro di circa 1 milione di articoli irregolari.

Come sottolineato dal Comando Provinciale, «la contraffazione non è soltanto una frode commerciale, ma un moltiplicatore di illegalità che alimenta lavoro nero, evasione fiscale, riciclaggio e criminalità organizzata».

La Guardia di Finanza di Rimini conferma così il suo impegno a tutelare la salute dei cittadini e la legalità economica, contrastando con fermezza ogni forma di irregolarità.