Superbonus truffa, sequestrati crediti fiscali per 17,5 milioni
Indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere e Guardia di Finanza smaschera rete di imprese e professionisti
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, l termine di una complessa attività investigativa condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, ha ottenuto dal GIP il sequestro preventivo di crediti d’imposta illecitamente generati per un valore complessivo di 17.545.183 euro. Le somme derivavano da agevolazioni fiscali “Sismabonus” e “Superbonus 110%” indebitamente richieste.
A ciò si aggiunge la convalida del sequestro preventivo d’urgenza finalizzato alla confisca obbligatoria – diretta e per equivalente – di circa 1,5 milioni di euro, frutto della cessione onerosa dei crediti fittizi a terzi ritenuti in buona fede.
La rete fraudolenta
Secondo le prime ricostruzioni, ancora in fase embrionale, un imprenditore locale avrebbe organizzato un sistema illecito avvalendosi di imprese edili, professionisti e prestanome, simulando i requisiti previsti dalla legge per accedere ai bonus edilizi. Il meccanismo prevedeva la monetizzazione dei crediti fiscali tramite cessioni a terzi ignari dell’illecito.
Il primo decreto di sequestro ha già superato il vaglio del Tribunale del Riesame e della Cassazione, confermando la solidità delle ipotesi investigative.
I reati ipotizzati
Le accuse contestate comprendono: induzione in errore di cui all’art. 48 c.p. e 10-quater del D.lgs. 74/2000, per aver fatto acquistare a terzi crediti inesistenti; autoriciclaggio (art. 648-ter 1 c.p.), per aver trasferito i crediti fittizi in attività economiche di terzi.
Questa impostazione giuridica, definita dalla Procura “innovativa”, permette di agire anche con il sequestro per equivalente sui beni personali dell’indagato, pur in presenza di cessioni a soggetti in buona fede, tutelando così l’Erario e limitando i danni economici.
Lotta alle frodi sui bonus edilizi
La Procura sammaritana ha ribadito l’attenzione verso i controlli sulle agevolazioni fiscali, segnalando che nel 2025 sono già stati individuati diversi sistemi fraudolenti per un danno all’erario di ingente valore. Le operazioni mirano a bloccare i crediti nei “cassetti fiscali” degli autori, evitando che vengano ceduti a terzi.
La magistratura ha ricordato che le misure cautelari sono state adottate in fase di indagine preliminare e in assenza di contraddittorio, e che spetterà al giudice del processo accertare eventuali responsabilità.