Sezioni
28/08/2025 ore 09.01
Italia Mondo

Si finge morto per andare dalla sua amante, farà 89 giorni di carcere

L’uomo è stato condannato negli Stati Uniti perché riconosciuto colpevole di aver ingannato le autorità, sua moglie ha chiesto il divorzio

di Redazione

Ryan Borgwardt, un uomo di 45 anni del Wisconsin che ha finto la sua morte per incontrare l'amante in Georgia, è stato condannato a 89 giorni di carcere, gli stessi durante i quali è riuscito a far perdere le proprie tracce.

Borgwardt è stato dichiarato scomparso il 12 agosto 2024, dopo aver detto alla moglie la sera prima di voler andare a fare kayak sul Green Lake, a circa 160 chilometri da Milwaukee ma poi il giorno dopo è scomparso. L'uomo, secondo l'accusa, ha finto di essere annegato, facendo perdere le proprie tracce, lasciando la moglie e i tre figli, per andare all'estero a incontrare un'altra donna in Europa.

Il 45enne è stato accusato di aver intenzionalmente ingannato le autorità, facendogli credere che fosse morto. Come riporta la Cnn, inizialmente si pensò che la sua scomparsa fosse dovuta a un possibile annegamento. Tuttavia, dopo 58 giorni di ricerche, il corpo non fu ritrovato e le indagini si ampliarono.

Indizi successivi, tra cui il fatto che avesse ottenuto un nuovo passaporto tre mesi prima della scomparsa, portarono gli investigatori a ipotizzare che Borgwardt avesse simulato la sua morte per incontrare una donna uzbeka con cui aveva avuto contatti in rete. La polizia è riuscita a individuare e a incriminare l'uomo a novembre, facendolo tornare negli Stati Uniti.