Terracina, crolla il tetto del ristorante stellato “Essenza”: muore la sommelier Mara Severin
Un boato tremendo, poi il silenzio spezzato da urla, pianti, il rumore delle travi che si sbriciolano. È successo tutto in pochi secondi, nella serata di ieri, poco dopo le 21:30, nel cuore di Terracina. Il tetto del ristorante stellato “Essenza”, in via Cavour, è improvvisamente crollato, travolgendo clienti e personale in sala. Un disastro che ha lasciato dietro di sé dieci feriti – quattro in gravi condizioni – e una vittima: Mara Severin, 31 anni, sommelier del locale, rimasta sepolta sotto le macerie.
Una professionista amata e stimata
Mara era conosciuta e apprezzata da tutti. Una giovane donna brillante, innamorata del suo lavoro e del vino. Curava con dedizione la preziosa cantina del ristorante, che vantava oltre 800 etichette da tutto il mondo, inclusa una selezione di 100 Champagne. Dopo essere stata estratta dalle macerie dai Vigili del Fuoco, i soccorritori del 118 hanno tentato disperatamente di rianimarla. Inutile la corsa all’ospedale “Fiorini” di Terracina: Mara è morta poco dopo il ricovero. Le ferite riportate erano troppo gravi.
Due crolli in sequenza e l’ora più affollata
Secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbero stati due crolli distinti, avvenuti durante l’orario di punta, quando la sala era affollata di clienti. Dalle testimonianze raccolte sul posto, l’area interessata sarebbe quella lato Via Roma. Le travi, i calcinacci, il solaio stesso sono piombati giù all’improvviso, creando una scena che – a detta di chi era presente – ricordava un’esplosione o un attentato. La sala si è trasformata in un inferno di polvere e detriti. Subito sono scattati i soccorsi.
Una scena apocalittica: “Come un terremoto”
Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, ambulanze del 118: tutta la macchina dei soccorsi si è messa in moto in pochi minuti. La strada è stata transennata, il traffico deviato. I pompieri hanno scavato tra le macerie come si fa dopo un terremoto, con il supporto della Polizia Scientifica, che ha illuminato l’area con le torce. I feriti sono stati trasportati d’urgenza tra gli sguardi sconvolti dei passanti e le grida di chi cercava disperatamente i propri cari. Quattro persone restano in prognosi riservata: tre sono ricoverate al “Fiorini” di Terracina, una al “Goretti” di Latina.
Indagini per omicidio colposo e lesioni gravissime
A coordinare l’inchiesta è il sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Miliano, giunto personalmente sul posto. L’ipotesi di reato è omicidio colposo e lesioni gravissime a carico di ignoti. L’intero edificio che ospita il ristorante è stato posto sotto sequestro. Al momento, non si esclude nessuna pista, anche se già due mesi fa erano stati eseguiti lavori per impermeabilizzare il tetto. Un dettaglio che gli inquirenti stanno verificando, insieme allo stato di manutenzione generale della struttura.
Il dolore della comunità: “Una tragedia che lascia senza parole”
Tra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia, anche il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, visibilmente scosso. La città è sotto shock. A Sabaudia, dove Mara viveva, e a Terracina, dove lavorava, l’intera comunità è in lutto. I messaggi di cordoglio e incredulità si moltiplicano sui social, mentre amici e colleghi ricordano il sorriso, la gentilezza e la professionalità della giovane sommelier. “Era una ragazza solare, con una passione rara per il suo mestiere”, dice uno dei clienti abituali.
Un ristorante simbolo dell’eccellenza locale
“Essenza” è uno dei nomi più prestigiosi del panorama enogastronomico del Lazio. Aperto inizialmente a Pontinia in via Giacomo Leopardi, era stato trasferito a Terracina, città natale dello chef Stefano Nardoni, nel cuore del centro storico. Nel 2020 era arrivata la stella Michelin, sempre riconfermata negli anni successivi. La tragedia di ieri segna uno spartiacque doloroso per quella che era diventata una vera eccellenza del territorio.
Nessun maltempo: crollo inspiegabile
Nonostante qualche voce iniziale parlasse di maltempo, ieri a Terracina non pioveva. Le cause del crollo sono dunque da ricercare altrove. Saranno le perizie tecniche e le indagini a chiarire cosa sia successo davvero, se vi siano responsabilità specifiche, se i lavori recenti abbiano avuto un ruolo. L’unica certezza, oggi, è la morte assurda di una giovane donna nel pieno della vita. E un ristorante, un’intera città, sprofondati nel dolore.