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02/03/2022 ore 08.31
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Ucraina, la Russia minaccia la terza guerra mondiale: «Sarebbe nucleare» - LIVE

Il presidente americano nel suo primo discorso sullo Stato dell'Unione: «La libertà trionferà sempre sulla tirannia». Oggi in programma il secondo round di colloqui per cercare la tregua
di Redazione

Inizia il settimo giorno di guerra in Ucraina. Oggi in programma il secondo round di colloqui per cercare la tregua in Ucraina. L’agenzia russa Tass riporta che l’incontro dovrebbe tenersi in territorio bielorusso, nell’area occidentale di Bialowieza Forest. Nel frattempo il presidente statunitense Joe Biden, nel discorso sullo Stato dell’Unione, che si è tenuto alle 3 ore italiane, ha attaccato il presidente russo Vladimir Putin.

«La libertà trionferà sempre sulla tirannia»: lo afferma il presidente americano Joe Biden aprendo il suo primo discorso sullo Stato dell’Unione. Vladimir Putin «ha fatto male i calcoli»: pensava di invadere senza problemi l’Ucraina invece si è trovato di «fronte un muro che non si aspettava, quello degli ucraini».

«Putin – ha detto ancora Biden – è più isolato che mai nel mondo, “noi siamo uniti” contro la sua guerra «premeditata e non provocata. Ha rigettato gli sforzi diplomatici. Ha pensato che l’Occidente e la Nato non avrebbero risposto. Ha pensato che avrebbe potuto dividerci. Putin si è sbagliato».

Il presidente statunitense ha chiamato Putin “un dittatore”. «Americani voglio essere sincero con voi, come vi ho sempre promesso. Un dittatore russo» sta invadendo un paese straniero e pagherà un prezzo alto per questo. «Nelle battaglie contro le autocrazie, le democrazie sono unite». Il presidente ha inoltre annunciato la chiusura dello spazio aereo del Paese alle compagnie russe: «Ci uniamo al resto del mondo nel chiudere lo spazio aereo americano ai voli russi», ha detto tra gli applausi bipartisan.

ORE 18.45 – La Russia traccia un primo bilancio sulla guerra

La Russia, che per la prima volta ha fornito un bilancio ufficiale delle perdite dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, parla anche delle perdite da parte ucraina. Secondo Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, da parte ucraina ci sono stati 2.870 morti e circa 3.700 feriti. L’Ucraina non ha sinora fornito un bilancio per quanto riguarda le perdite tra le sue fila e si tratta di un bilancio che non può essere verificato in modo indipendente. Il ministero della Difesa russo ha confermato la morte di 498 soldati russi e il ferimento di altri 1.597. Stamani il bilancio pubblicato su Facebook dallo Stato Maggiore delle Forze Armate parlava di 5.840 russi morti.

ORE 18.15 – Morto un cameramen durante i bombardamenti

Reporters Sans Frontières conferma la notizia della morte di un cameraman a Kiev. “Rsf ha avuto conferma che Evgeny Sakun, cameraman di Kiev Live Tv, è stato ucciso ieri nel bombardamento della torre della televisione di Kiev”, si legge in un tweet. “Piangiamo la sua perdita e indaghiamo sulle circostanze – aggiunge il tweet – Prendere di mira i giornalisti è un crimine di guerra”.

ORE 18.10 – Il voto delle Nazioni Unite

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato con 141 voti a favore, cinque contrari e 35 astenuti una risoluzione di condanna “nei termini più forti” dell’operazione militare russa in Ucraina. Solo cinque i voti contrari: oltre alla Federazione russa, hanno votato contro Corea del Nord, Siria, Bielorussia ed Eritrea.

ORE 18.05 – Morti quasi 500 soldati russi

E’ di 498 soldati russi morti e 1.597 feriti il bilancio dall’inizio delle operazioni militari in Ucraina. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, secondo quanto riporta l’agenzia Sputnik.

ORE 18 – Liberata Makariv

I militari ucraini affermano di aver “liberato” Makariv, a circa 60 km da Kiev. “Le forze armate ucraine hanno liberato Makariv – riporta Ukrinform dopo un post su Facebook del capo delle forze armate, Valeriy Zaluzhnyi – e ripreso il controllo dell’area”.

ORE 17.46 – Di Maio contro i crimini di guerra in Ucraina

“Ho appena sottoscritto, insieme ad altri Paesi, la procedura di attivazione della Corte penale internazionale, per identificare la sussistenza di eventuali crimini di guerra in Ucraina”. Lo ha annunciato su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

ORE 17.33 – Lavrov: «Con una guerra mondiale non ci saranno vincitori»

“Non dovrebbe scoppiare una guerra mondiale perché sarà nucleare e non ci sarà nessun vincitore”. Lo ha dichiarato in una intervista ad Al Jazeera il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

“I presidenti Joe Biden e Vladimir Putin-sottolinea il capo della diplomazia russa-hanno confermato quanto detto negli anni Ottanta che nessun vincitore uscirà da guerra nucleare e quindi non dovrebbe scoppiare”.

ORE 17.02 – Il governo tedesco sostiene le forze armate dell’Ucraina

Le armi promesse all’Ucraina dalla Germania sono state consegnate. A renderlo noto sono state fonti del governo di Berlino citate dall’agenzia di stampa Dpa. Il governo tedesco aveva annunciato sabato che avrebbe sostenuto le forze armate ucraine con 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria Stinger.

ORE 16.49 – Strage in un quartiere di Mariupol

Le autorità di Mariupol temono si sia consumata una strage in questa città dell’Ucraina obiettivo dell’offensiva militare russa. Alla Bbc il vice sindaco, Sergiy Orlov, ha parlato di un quartiere in cui normalmente vivono circa 130.000 persone e che ora è “quasi completamente distrutto”.

“Non possiamo contare il numero delle vittime lì – ha detto – ma riteniamo siano morte centinaia di persone. Non possiamo andare a recuperare i corpi”.

ORE 16.41 – Carcere per chi diffonde fake news

Il parlamento russo propone il carcere nel caso in cui fossero diffuse ‘fake news’ sulla guerra: scrivere della guerra della Russia contro l’Ucraina può portare a 15 anni di carcere. Lo riferisce l’ucraino ‘Kyiv Independent’.

ORE 16.34 – Il centro della città di Kharkiv è completamente distrutto

La situazione a Kharkiv è “terribile”. Il centro della città ucraina più colpita dall’offensiva russa “è completamente distrutto”, con l’esercito di Mosca che colpisce “case, strade, ospedali e università”. Chi è riuscito è scappato dopo gli intensi bombardamenti che si sono accaniti su questa città nell’Est dell’Ucraina, un milione e mezzo di abitanti a una cinquantina di chilometri dal confine con la Russia. Le persone a Kharkiv “hanno paura” e chi è rimasto cerca rifugio negli scantinati e in metropolitana. Ma moltissimi, a causa dei bombardamenti, non riescono a fuggire. E’ il racconto di Sergey Palyukh, che a Kharkiv vive e lavora come consulente informatico, dopo aver fondato nel 2015 Flexsolution, una società che fornisce servizi di consulenza, programmazione e progettazione It. Ma dalla città è riuscito a fuggire questa mattina all’alba.

ORE 15.51 – Fermati alla frontiera più di 60 cittadini ucraini

Le guardie di frontiera ucraine avrebbero fermato più di 60 uomini che tentavano di oltrepassare il confine con la Moldova. Lo riporta l’agenzia Dpa. Dopo l’attacco russo, in Ucraina è stata subito introdotta la legge marziale ed è vietato lasciare il Paese per gli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

ORE 15.48 – Ucraina: «Prigionieri russi verranno restituiti alle loro madri»

I soldati russi prigionieri verranno restituiti alle loro madri“. Il ministero della Difesa ucraino, con un messaggio diffuso sui propri canali social, manifesta la disponibilità a restituire i soldati russi prigionieri alle rispettive famiglie e “a migliaia di sfortunate madri russe”. Unica condizione: le madri, o altri familiari, devono recarsi in Ucraina e raggiungere Kiev. Il ministero della Difesa illustra i passaggi necessari: bisogna contattare un numero di telefono per conoscere la condizione del parente o inviare una mail. Se la risposta conferma che il militare è prigioniero, bisogna raggiungere Kiev: “Noi ucraini, a differenza dei fascisti di Putin, non combattiamo con le madri e con i loro figli prigionieri”.

ORE 15.45 – «Rischio incidenti con la Nato»

Esiste il rischio di “incidenti” con la Nato. A dichiararlo è stato il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, insistendo sulle “garanzie di sicurezza” chieste da Mosca.

ORE 15.37 – Oms preoccupata per l’emergenza sanitaria in Ucraina

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è “profondamente preoccupata per l’emergenza umanitaria in corso in Ucraina”. “E’ urgente creare un corridoio per garantire agli operatori umanitari e alle forniture un accesso sicuro e continuo per raggiungere le persone che ne hanno bisogno”. E’ l’appello lanciato dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante un briefing da Ginevra.

ORE 15.33 – Erdogan: «Turchia va trattata con la stessa sensibilità dell’Ucraina»

Recep Tayyip Erdogan chiede all’Unione Europea di trattare la Turchia con la stessa “sensibilità” dell’Ucraina riguardo l’adesione all’Ue senza aspettare che Ankara sia “colpita da una guerra”. “Ai Paesi membri dell’Ue dico: ‘Per favore mostrate la vostra sensibilità verso l’Ucraina e anche per la Turchia. O metterete la Turchia all’ordine del giorno quando qualcuno dichiarerà guerra e attaccherà la Turchia?”, ha detto ieri Erdogan in dichiarazioni riportate oggi dal giornale Hurriyet.

ORE 14.56 – La Russia vive un momento critico economico

Le dure sanzioni finanziarie imposte dagli Stati Uniti, dall’Unione europea e dagli alleati occidentali hanno inferto un “duro colpo” all’economia russa, ha ammesso il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “L’economia russa sta ora affrontando una seria pressione, e un duro colpo, direi”, ha detto Peskov, secondo le agenzie di stampa russe. Ma ha aggiunto: “C’è un margine di sicurezza, c’è un potenziale, e ci sono piani. Un lavoro instancabile è in corso. Resteremo in piedi”. La Russia ha ancora le riserve per ammortizzare l’economia, ha spiegato

ORE 14.30 – L’Ucraina abbatte due caccia russi

L’Ucraina afferma di aver abbattuto due caccia russi nei cieli della regione di Kiev e conferma di aver perso un suo jet. Secondo notizie del Comando dell’Aeronautica riportate da Ukrinform, “la notte del primo marzo due Mig-29” ucraini sono stati coinvolti in una “battaglia aerea” con “due Su-35S russi” nei cieli della regione di Kiev e “i due velivoli russi sono stati distrutti”, mentre l’Aeronautica ucraina ha perso un Mig-29.

ORE 14.27 – Svizzera chiude ambasciata a Kiev

Le autorità della Svizzera hanno annunciato la chiusura temporanea della loro ambasciata a Kiev. In un messaggio diffuso sul sito web della sede diplomatica, si precisa che cinque persone sono state evacuate, tra queste l’ambasciatore a Kiev.

ORE 14.26 – Ucraina: «Da Russia nuovi attacchi contro Kharkiv»

L’Ucraina accusa la Russia di nuovi attacchi con missili contro Kharkiv. “Missili russi hanno colpito il centro di Kharkiv, danneggiando diversi edifici residenziali e governativi”, riferisce su Twitter The Kyiv Independent che pubblica un video con immagini di palazzi danneggiati e soccorsi e riferisce di informazioni ufficiali secondo cui sono stati tra l’altro colpiti l’edificio del Comune e il Palazzo del Lavoro.

ORE 13.26 – 15mila persone assembrate nella metropolitana di Kiev

Al momento sono fino a 15mila le persone che si sono rifugiate nella metropolitana di Kiev per sfuggire alle bombe russe. Secondo Viktor Brahinsky, capo della metropolitana di Kiev, la metro della capitale ucraina può ospitare fino a 100mila persone. Nelle stazioni vi sono bagni, acqua, cibo e medicine a disposizione dei cittadini. Lo scrive il Kyiv Independent.

ORE 13.17 – La Russia minaccia la terza guerra mondiale

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato in una intervista rilasciata all’emittente panaraba Al-Jazeera che “la terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante“, citando una dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden in cui quest’ultimo ha affermato che “l’alternativa alle sanzioni è la guerra mondiale”.

ORE 13.14 – Kherson ancora in mano agli ucraini

Le autorità ucraine negano che le forze russe abbiano preso il controllo della strategica città di Kherson, come ha invece annunciato stamattina il ministero della Difesa di Mosca. Il sindaco, Igor Kolykhayev, ha affermato che la città è circondata ma ancora sotto controllo ucraino. “La città non è caduta, la nostra parte continua a difendersi”, ha dichiarato Oleksiy Arestovych, consigliere della presidenza ucraina, citato da Sky News.

ORE 12.44 – Stasera nuovo negoziato tra Russia e Ucraina

Si terrà stasera il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina. Lo ha confermato il consigliere della presidenza ucraina Alexei Arestovich, precisando che le delegazioni saranno le stesse della prima tornata di colloqui.

ORE 12.27 – Russia “avvisa” i Paesi dopo le sanzioni a Mosca

«Ostili de facto». Così la Russia considererebbe tutti i Paesi che introducono sanzioni contro Mosca. «A giudicare dalle misure che molti Paesi stanno adottando contro di noi, ora sono tutti ostili de facto – ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in dichiarazioni riportate dalla Cnn – Che siano sulla lista o meno». «Va analizzata la risposta a queste azioni ostili – ha aggiunto – Facciamo quello che dobbiamo, quello che ci conviene».

ORE 12.17 – Colloquio tra Zelensky e il premier brittanico

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato su Twitter di aver parlato con il primo ministro britannico, Boris Johnson, e di aver «coordinato azioni» con lui. Zelensky, inoltre, ha informato Johnson di come procede la difesa del Paese e degli «ultimi crimini commessi dalla Russia contro la popolazione civile. Siamo grati al Regno Unito per la continua e significativa assistenza nella lotta all’aggressione. Insieme ai partner difendiamo l’Ucraina».

ORE 12.09 – Quasi 900mila ucraini hanno lasciato il Paese

Sono 836mila i rifugiati che hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio del conflitto. Lo ha riferito l’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, in un nuovo rapporto sul numero degli ucraini che hanno trovato rifugio nei Paesi vicini, in particolare in Polonia. Si tratta di un balzo di circa 160mila persone rispetto ai dati diffusi ieri dall’Alto Commissario, Filippo Grandi.

ORE 11.40 – Da Taiwan appello ai potenti della Terra

I Paesi democratici “nel mondo” non devono “chiudere gli occhi davanti all’aggressione militare” russa in Ucraina. Parola della presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, intervenuta davanti a una delegazione Usa. Secondo la presidente dell’isola che Pechino considera una “provincia ribelle” da “riunificare”, la “storia insegna che se chiudiamo gli occhi su un’aggressione militare, non facciamo che aggravare la minaccia che pesa su di noi”.

ORE 11.38 – La Russia vuole radere al suolo Konotop

La Russia ha minacciato di “radere al suolo” la città di Konotop, nel nord-est dell’Ucraina, se non si arrende. Lo ha dichiarato il sindaco di Konotop, Artem Semenikhin, secondo cui le forze russe hanno lanciato un ultimatum alle autorità locali. Se gli abitanti dovessero resistere, riporta ‘Kyiv Independent’, la città sarà bombardata con l’artiglieria pesante.

ORE 11.25 – Ancora chiusa la Borsa di Mosca

La Borsa di Mosca rimarrà chiusa questo mercoledì per la terza sessione consecutiva, nel più lungo periodo di chiusura per motivi eccezionali dalla crisi del 1998, ha detto la Banca di Russia. “La Banca di Russia ha deciso di non riprendere le sessioni di trading il 2 marzo 2022 alla Borsa di Mosca”, ha annunciato l’istituzione, che fisserà il programma di trading di giovedì domani prima delle 9 del mattino ora di Mosca.

ORE 11.24 – Morti circa 6mila soldati russi

Sarebbero 5.840 i russi morti da quando, il 24 febbraio, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l’offensiva militare contro l’Ucraina. Il nuovo bilancio pubblicato su Facebook dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine segnala tra l’altro anche la distruzione di 211 tank, 30 velivoli e 31 elicotteri, 862 mezzi blindati, due unità navali e tre droni. Sinora non è stato fornito un bilancio delle perdite da parte russa.

ORE 11.12 – Putin a colloquio con alcuni leader internazionali

Il presidente russo, Vladimir Putin, oggi ha in agenda colloqui telefonici con alcuni leader internazionali. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa.

ORE 11.08 – «Difederemo Kiev»

«Il nemico sta ammassando truppe sempre più vicino alla capitale». Lo ha dichiarato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, citato dai media locali. L’ex campione di pugilato, rivolgendosi ai suoi concittadini, ha affermato che la Russia nella notte ha attaccato Bila Tserkva, una città nell’oblast di Kiev, mentre i combattimenti vanno avanti a Bucha e Hostomel. «Ci stiamo preparando e difenderemo Kiev», ha aggiunto.

ORE 11.06 – La Bicocca fa un passo indietro

A quanto apprende l’Adnkronos l’Università di Milano Bicocca è tornata sui suoi passi: il corso tenuto dallo scrittore Paolo Nori su Dostoevskij si farà.

ORE 10.59 – Mosca pronta a nuovi negoziati con Kiev

«Mosca è pronta a secondo round dei negoziati con Kiev, ma la parte ucraina sta prendendo tempo in linea con le istruzioni degli Usa». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, dopo che dal Cremlino era stato ribadito che «la delegazione russa oggi pomeriggio aspetterà quella ucraina nel luogo stabilito per i colloqui», secondo quanto riporta il sito russo Sputnik.

ORE 10.52 – Stasera Macron parla alla Francia

«Miei cari compatrioti, mi rivolgerò a voi stasera alle 20 sulla guerra in Ucraina». Lo ha annunciato su Twitter il presidente francese, Emmanuel Macron.

ORE 10.50 – Yanukovych verso il rientro in Russia

Viktor Yanukovych, l’ex presidente ucraino filorusso deposto dalla rivoluzione del 2014 ed ora in esilio n Russia, è attualmente a Minsk. Lo rivela la Ukrayinska Pravda, citando fonti dell’intelligence di Kiev che spiegano che il “Cremlino sta preparando per lui un’operazione speciale”.

Ore 10.47 – Schizza il prezzo del gas

Il prezzo del gas schizza per effetto dell’invasione Russia in Ucraina e delle conseguenti sanzioni contro Mosca che fanno temere per le forniture nel Vecchio Continente. Il contratto quotato ad Amsterdam, che rappresenta il riferimento per il gas europeo, balza di oltre il 26,9% a 154,4 euro al megawattora contro i 147,5 della chiusura di ieri. Corre anche il prezzo del future trattato a Londra che segna un rialzo del 25,3% a 363,5 pence per Mmbtu, la british thermal unit.

Ore 09.28 – La Corea del Nord difende Mosca: «Il pericolo più grande sono gli Usa»

Sono gli Usa e i suoi alleati la causa della crisi in Ucraina, visto che hanno ignorato le giuste e ragionevoli necessità di sicurezza della Russia. Lo ha detto l’ambasciatore della Corea del Nord alle Nazione Unite, intervenuto martedì all’assemblea generale dell’Onu. “Il più grande pericolo che il mondo afronta ora è la prepotenza degli Stati Uniti”, ha detto.

Ore 09.12 – Mosca: «Torre tv di Kiev fuori uso»

Il ministero della Difesa russo ha confermato che l’aviazione russa ha colpito, mettendola fuori uso, la torre principale della tv di Kiev in un attacco aereo, precisando tuttavia di non avere colpito alcun edificio residenziale. L’attacco, ha riferito il portavoce del ministero, Igor Konashenkov,  mirava a disabilitare la capacità dell’Ucraina di organizzare “attacchi di informazione”.

Ore 08.36 – Zelensky: «Quasi 6mila russi uccisi»

Le forze di Kiev avrebbero ucciso quasi 6 mila russi in questi 6 giorni di conflitto. Lo ha annunciato in un nuovo video messaggio, diffuso anche sul suo canale Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Mosca –  ha aggiunto –  «non può vincere con bombe e missili».

Ore 08.10 – Ministro della difesa russo: «Abbiamo preso Kherson»

Il ministro della difesa russo ha annunciato che l’esercito di Mosca ha preso la città di Kherson, nel sud dell’Ucraina

Ore 07.57 – A Kharkiv colpiti dipartimento Interni e università

Secondo i media locali a Kharkiv è stato colpito da un attacco missilistico l’edificio sede del dipartimento degli Interni regionale, che risulta quasi completamente distrutto. In fiamme, secondo video diffusi da Ukraina24 e Unian, anche l’edificio della facoltà di sociologia dell’Università nazionale Karazin, che si trova di fronte al dipartimento.

Ore 07.28 – Allarmi aerei a Kiev, Dnipr, Zhytomyr e Pryluky

Le sirene d’allarme per gli attacchi aerei sono suonate in tutta la regione di Kiev, la capitale ucraina, ma anche a Zhytomyr, a Pryluky nell’oblast di Chernihiv, e a Dnipro. Lo scrive su Twitter il Kyiv Independent.

Ore 07.15 Onu: almeno 136 civili uccisi in Ucraina, 13 bambini

Secondo le Nazioni Unite sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall’invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Secondo un portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più.

Ore 06.43 – «I russi stanno occupando Kherson»

L’occupazione russa di Kherson è “in corso”: lo ha riferito il sindaco Igor Kolykhayev, il quale secondo quanto rivelato dalla BBC Russian, ha dichiarato alla radio locale che le forze russe hanno preso il controllo della stazione ferroviaria e del porto. «I combattimenti stanno continuando ora, e l’occupazione della nostra città è in corso», ha detto aggiungendo che ci sono molte vittime, anche tra i civili.

Ore 05.09 – Karkiv, attaccato un ospedale

L’esercito ucraino ha dato notizia dell’arrivo dei paracadutisti russi a Kharkiv con un comunicato su Telegram. «Le truppe aviotrasportate sono atterrate a Kharkiv nella notte e hanno attaccato un ospedale. Al momento si registrano scontri tra gli invasori e gli ucraini».

Ore 5.20 – I russi hanno preso Kherson

L’esercito russo avrebbe preso il centro di Kherson: lo mostrano gli screenshot pubblicati sui social media e un video riportato dalla CNN. Le immagini sono state geolocalizzate e la loro autenticità è stata verificata dall’emittente televisiva. Il video mostra veicoli militari russi in una rotonda nel nord di Kherson mentre dagli screenshot della webcam se ne scorgono altri parcheggiati sulla piazza Svobody nel centro di Kherson, e circolerebbero apparentemente senza ostacoli. L’edificio dell’amministrazione regionale di Kherson si trova sulla piazza Svobody.

Ore 3.45 – Paracadutisti russi atterrano a Kharkiv

I paracadutisti hanno attaccato uno dei centri medici militari della città. A riferirlo è l’agenzia di stampa Unian e viene riportato anche da Cnn. Le truppe starebbero attaccando un ospedale, secondo fonti ucraine. La città vicina al confine con la Russia e con 1,4 milioni di abitanti è stata bombardata pesantemente durante la notte. Un bombardiere strategico russo ha sparato 16 missili guidati verso una zona residenziale e si scava ancora nelle macerie. Anche la città di Zhytomyr è stata colpita. Tre edifici civili sono stati distrutti, ci sarebbero almeno due vittime.

Fonte: Adnkronos