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03/03/2025 ore 15.46
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«Ucraina nella Nato e mi dimetto». Ma Zelensky poi rilancia la sua candidatura

Starmer e Macron spingono per un piano di tregua con la Russia. Meloni frena: «Si è corso troppo, resti la cornice atlantica». Gli Usa sospendono l’accordo sui minerali con Kiev
di Redazione

Il conflitto in Ucraina entra nel 1.104° giorno e il presidente Volodymyr Zelensky torna a parlare di un suo eventuale passo indietro. «Dimettermi? Solo se l’Ucraina entrerà nella Nato, ma mi ricandiderò alle elezioni», ha dichiarato. Il leader ucraino ha poi ribadito che la guerra è tutt’altro che vicina alla conclusione: «Mosca rifiuta la pace e continua ad attaccarci».

Intanto, il rischio di un conflitto su vasta scala preoccupa l’Europa. Da Parigi arriva un monito: «Mai così alto il pericolo di una guerra nel continente», mentre Londra e Parigi cercano una soluzione diplomatica.

Vertice di Londra: Francia e UK spingono per una tregua

Dopo il fallimentare vertice di Washington tra Zelensky e Donald Trump, il presidente ucraino ha incontrato il premier britannico Keir Starmer a Downing Street. Starmer ha annunciato che Regno Unito e Francia stanno lavorando con Kiev a un piano per porre fine alle ostilità con Mosca.

Al summit di Londra hanno partecipato circa quindici leader di Paesi Nato (tra cui Giorgia Meloni) e i vertici dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto un mese di tregua, sottolineando l’importanza del coinvolgimento dell’Italia: «Abbiamo bisogno di Roma al nostro fianco». Tuttavia, il governo britannico ha frenato sull’iniziativa, chiarendo che non esiste un’intesa con Parigi sulla proposta di cessate il fuoco.

Meloni frena sul piano Macron: «Si è corso troppo»

La premier italiana Giorgia Meloni ha espresso perplessità sulla rapidità con cui si sta cercando una tregua: «Si è corso troppo, la soluzione deve rimanere all’interno della cornice atlantica», ha dichiarato.

L’Italia resta quindi cauta, insistendo sul fatto che qualsiasi iniziativa diplomatica debba passare attraverso gli accordi Nato.

Gli USA sospendono l’accordo sui minerali con Kiev

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno annunciato che l’accordo sui minerali tra Washington e Kiev non è più sul tavolo. E questo rappresenta un duro colpo per l’Ucraina, che sperava di garantirsi nuovi fondi attraverso lo sfruttamento delle risorse naturali in cambio di investimenti statunitensi.