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28/03/2025 ore 09.35
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Vincita da 88 milioni al Superenalotto, ma rischia di doverli dividere con l'ex moglie

L'uomo aveva giocato quando ancora non si era consumata la legale separazione e in regime di comunione di beni, così la donna si è rivolta a un legale per ottenere la metà dei soldi
di Redazione

Una vincita al Superenalotto da 88 milioni è il sogno di ogni italiano. Un sogno realizzato da un uomo di origini napoletane una settimana fa. Un biglietto acquistato a Roma e l’estrazione, la gioia incontenibile. Ora, però, l’uomo rischia di dover dividere il premio con l’ormai ex moglie, dalla quale si stava separando. Una storia che ha del surreale.

Vincita al Superenalotto, la moglie chiede metà del jackpot

Già, perché l’uomo aveva provato a nascondere la vincita al Superenalotto a quella che era ormai da considerarsi l’ex moglie. I due infatti si stavano separando. La donna, però, una 45enne estetista di Rovigo, ha scoperto quanto accaduto e ha fatto causa all’uomo mediante i propri avvocati. La donna ha chiesto o la metà degli 88 milioni o un vitalizio da 5mila euro al mese. Questo perché quando l’uomo ha centrato il jackpot i due erano ancora sposati e in regime di comunione di beni. E la Cassazione in merito è abbastanza netta.

Cosa dice la Cassazione in casi come questo?

Secondo la Suprema Corte, infatti, la vincita al Superenalotto (o in generale di lotterie e giochi nazionali) rientrano nella comunione legale dei coniugi. Anche quando la giocata è effettuata con i soldi di uno soltanto dei due. Il processo di separazione fra i due va avanti da mesi per un presunto tradimento dell’uomo ai danni della 45enne, ma (nei fatti) otto giorni fa, quando l’uomo ha centrato la fortuna, erano ancora sposati. E l’ormai ex consorte vuole una parte del jackpot prima di salutare l’ex marito baciato dalla dea bendata.