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18/01/2024 ore 16.43
Lavoro

Baker Hughes a Corigliano Rossano, si va verso il sì (anche del sindaco Stasi)

Dopo le rassicurazioni della Regione su servizi legati alla pesca e banchina croceristica, arriva l'apertura del sindaco Stasi
di Luca Latella

Emergono sensazioni positive dal videocall di ieri, con all’ordine del giorno l’insediamento industriale Baker Hughes al porto, tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, il presidente dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli ed i sindacati. E sembra che anche il “no” del primo cittadino si stia sgretolando sotto le rassicurazioni degli americani e dello stesso governatore che si è impegnato a convocare un tavolo per redimere le faccende legate ai servizi per la pesca ed alla banchina croceristica.

Per la realizzazione di quest’ultima non bastano, infatti, gli undici milioni preventivati dall’autorità portuale. Nel corso della riunione nel confermare di non avere alcuna pregiudiziale sull’investimento, Stasi ha sostanzialmente chiesto un confronto più ampio sull’infrastruttura, rivendicando discussioni sullo sviluppo complessivo, rispetto a quello esclusivamente industriale che, in questo caso – con le giuste prospettive – potrebbe essere compatibile con le vocazioni turismo e pesca. Tutti elementi, insomma, che starebbero trasformando quel “no” del sindaco in un “sì”.

Guido: «Si apra la seconda parte del confronto su compensazioni e ricadute occupazionali»

Un “sì” confermato anche dalla Cgil, presente alla riunione con il segretario regionale Angelo Sposato ed il segretario comprensoriale Sibaritide-Pollino-Tirreno, Giuseppe Guido. Dal punto di vista prettamente sindacale, una volta incassato il parere favorevole di tutti, bisognerà aprire una seconda fase di confronto, questa volta con l’azienda, sulle reali ricadute occupazionali e sulle compensazioni al territorio.

Dopo «l’esito positivo della riunione – così Guido definisce il summit di ieri – nell’auspicio che la conferenza dei servizi del 4 febbraio possa chiudersi col parere positivo di tutti gli attori in campo, parte la seconda fase del confronto che avrà connotati prettamente sindacali». «Chiederemo un incontro a Baker Hughes – spiega Giuseppe Guido a LaC News 24 – per iniziare immediatamente a ragionare di profili, qualifiche, contratto, livelli e capire nel merito quali sono le ricadute occupazionali effettive dell’impianto. Chiederemo anche un tavolo di confronto, con la presenza imprescindibile dell’amministrazione comunale, per le opere compensative tese a valorizzare la città di Corigliano Rossano e le professionalità del territorio.

Qualora non ci fossero bisognerà avviare un percorso di formazione, con il pieno coinvolgimento dell’Università per le professionalità specialistiche apicali, e con gli istituti tecnici del territorio. Bisognerà ragionare sulle opere compensative – insiste il sindacalista della Cgil – così come si fa ogni qual volta una grande azienda investe in un territorio. Si potrebbero imbastire percorsi sulla riqualificazione urbana di Rivabella, sulla mitigazione ambientale dell’impatto dei capannoni». Guido sembra non avere dubbi sul buon esito dell’operazione e sull’avvio della seconda fase del confronto con l’azienda americana, «viste le solide relazioni sindacali» e non esclude ulteriori sviluppi.

«Potremmo chiedere, in futuro – conclude – la produzione di piccoli pezzi a Corigliano Rossano perché si tradurrebbe in un investimento di altra natura e ricadute occupazionali elevate all’ennesima potenza».

Il progetto presentato alla città

Domattina alle 11, nella sede dell’Autorità portuale di Schiavonea, il management di Baker Hughes presenterà il progetto relativo all’insediamento industriale, come già avvenuto a dicembre nella sede di Unindustria Calabria, a Catanzaro. L’incontro, a cui parteciperà anche Agostinelli, è stato organizzato dal senatore Ernesto Rapani.