Sezioni
23/10/2022 ore 20.27
Lavoro

Consorzi di bonifica, la scure della Regione: «Sistema perverso, va bloccato»

Gentile, Tavernise e Graziano paventano commissariamenti. Sul caso di Trebisacce: «Che fine hanno fatto i soldi dei lavoratori?»
di Redazione

«Non si può rimanere indifferenti al grido di dolore dei lavoratori dei Consorzi di bonifica che stanno attuando eclatanti forme di protesta perché da mesi non ricevono lo stipendio. Padri di famiglia che non possono pagare  sulla propria pelle inefficienze e  ritardi che si trascinano da anni». Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali Katya Gentile, presidente della sesta commissione consiliare; Davide Tavernise, vicepresidente e Giuseppe Graziano, segretario questore. 

I tre sostengono di essere al lavoro da mesi per risolvere le criticità dei consorzi calabresi, e che dall’indagine conoscitiva conclusa dalla sesta commissione sia emerso un quadro ben chiaro: «Spese fuori controllo, costi esorbitanti e debiti. Alcuni punti della risoluzione approvata in Commissione sono stati soddisfatti dalla Giunta regionale che in agosto ha stanziato una prima tranche di un milione e seicento mila euro da dividere equamente tra gli 11 consorzi, per stipendi e Tfr. Eppure a Trebisacce le tute verdi del consorzio dello Jonio cosentino non hanno ricevuto un euro delle somme trasferite dalla Regione. Perché? È grave che queste somme stanziate e vincolate dal dipartimento Agricoltura, con la finalità di dare di ristoro ai lavoratori esasperati, siano state pignorate o, peggio ancora, utilizzate per altro. Ancora più grave è che il presidente del Consorzio abbia dimenticato di riferire tali circostanze alla Regione, per come riferito dal stesso direttore del dipartimento».

Gentile & co. Non intendono sorvolare sulle responsabilità del caso_  «Adesso ognuno deve assumersi le proprie – sottolinea – non si può continuare a giocare sulla pelle degli operai. In molti consorzi i costi superano di gran lunga i ricavi eppure, in alcuni,  si continua ad assumere,  spesso figure non necessarie, senza le indispensabili coperture finanziarie. Un sistema malato, quello dei Consorzi, che urge di azioni precise e urgenti, ora che la fase di ricognizione è finita. A breve sarà pronta la riforma dei Consorzi che prevede: razionalizzazione, efficientamento, ottimizzazione e controlli più stringenti da parte della Regione. Nelle more, però, è necessario bloccare il sistema perverso che aggrava quotidianamente una situazione già incancrenita e complicata, attraverso il commissariamento di quei consorzi inefficienti in cui si perpetuano anomalie contabili e di gestione, per come riportato nell’ultimo punto della risoluzione».