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15/04/2024 ore 17.29
Lavoro

Depurazione a Rende, la Cgil: «A Coda di Volpe si licenzia senza motivo»

Negli ultimi anni le maestranze sono scese di venti unità e il sindacato se la prende con la ditta che gestisce l'impianto
di Redazione

La Cgil di Cosenza si scaglia contro l’azienda Kratos, quella che gestisce l’impianto di depurazione di Coda di Volpe, a Rende, rea a suo dire di «licenziare senza motivazioni oggettive, mortificando le maestranze». Stando ai calcoli operati dal sindaco, i lavoratori in servizio sono solo diciassette, a fronte dei trentasette passati con Kratos dopo il cambio societario di alcuni anni fa.

All’appello, dunque, mancano venti unità lavorative e l’epilogo, secondo la Cgil, trova questa spiegazione: «Licenziamenti e pensionamenti hanno ridotto al minimo la forza lavoro in carica. Si umiliano i lavoratori nel silenzio dei comuni consorziati. Perché tanto menefreghismo? Perché tanta arroganza e prepotenza?».

I sindacalisti ritengono che la Kratos, che gestisce un appalto pubblico, abbia assunto «impegni che sta disattendendo» e si augurano che sia dal consorzio Valle Crati che dai sindaci dei Comuni interessati, giunga «una presa di posizione forte affinché questi lavoratori vengano immediatamente reintegrati».

«Continueremo ad incalzare la società e i Comuni perché quello che sta succedendo va attenzionato e denunciato con forza. Perché vengono esternalizzati i servizi? Perché non è partita la gara dei 35 milioni di euro? Perché non si va mai all’impianto a capirne lo stato dell’arte? Ci aspettiamo un rimbalzo di responsabilità che non servirà a nessuno».