Rossano, lavoratori sul tetto ed Ecoross se la prende con i sindacati
Da tre giorni, due lavoratori si sono posizionati sul tetto della scuola media Levi-Roncalli di Rossano in segno di protesta. Il luogo è stato presidiato dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco, creando una situazione di stallo tra le parti coinvolte. La situazione è ora giunta a un punto critico, richiedendo l’intervento del sindacato autonomo Cub di Bruno Graziano, che ha chiesto un incontro con il prefetto di Cosenza, alla presenza del sindaco Flavio Stasi e dei rappresentanti dell’azienda Ecoross, che ha in appalto il servizio del verde pubblico nella zona.
La società jonica che ha in appalto anche il servizio di igiene urbana, ha risposto alle accuse con una dichiarazione ufficiale, affermando che non ha calpestato alcun diritto dei lavoratori e che le responsabilità non possono essere imputate a loro. Il management di Ecoross Srl, ha voluto fare chiarezza sulla situazione. Innanzitutto, l’azienda ha espresso solidarietà verso coloro che stanno protestando ma ha respinto categoricamente le accuse.
«Non è possibile automaticamente assumere i manifestanti senza tener conto delle regole contrattuali, delle esigenze produttive e delle qualifiche professionali del personale. Nell’appalto in questione non è stata prevista alcuna clausola sociale. L’azienda ha operato in base alle leggi vigenti e alle disposizioni contrattuali, selezionando il personale per il verde pubblico sin dal 2022, quando l’attività è iniziata in modo provvisorio». Ecoross punta l’indice anche contro le parti sociali: «È sorprendente che alcune organizzazioni sindacali abbiano sollevato queste questioni solo ora, mesi dopo l’assunzione dell’incarico di gestire il verde pubblico. Durante la fase di gara, queste organizzazioni avrebbero avuto l’opportunità di attivarsi per garantire una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori».
L’azienda ha sottolineato la necessità di equilibrio nei giudizi e di comprensione delle reali dinamiche delle manifestazioni, poiché la legittimazione delle proteste dovrebbe avvenire nel rispetto delle norme vigenti. Non sono stati calpestati diritti, ma l’azienda afferma di aver operato nel rispetto della legge e dei contratti.