Sibaritide, dopo la protesta dei lavoratori sul tetto Gallo convoca le parti in Regione
La protesta dei lavoratori del consorzio di bonifica ha prodotto un primo risultato importante: l’assessore regionale Gianluca Gallo ha manifestato la disponibilità a convocare un incontro per martedì prossimo per una disamina congiunta della problematica, a partire dal pagamento delle mensilità arretrate dei salari. A darne notizia è il segretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato che nel corso dei lavori assembleari della Flai che si stanno tenendo a Torre Melissa ha parlato della vertenza in atto e contattato l’amministratore regionale.
«Si è chiesto un incontro specifico sulla situazione complessiva del comparto e del sistema delle bonifiche che va riformato. Il settore della manutenzione del territorio è strategico per il riassetto e la sicurezza complessiva della Calabria ed urge, ha affermato Sposato, una valutazione per un piano di gestione unitaria tra consorzi, Calabria verde, protezione civile. Servono riforme immediate ed un piano per la manutenzione e sicurezza del territorio, un grande piano per il lavoro che possa intercettare le ingenti risorse europee e del pnrr». Nel frattempo i lavoratori sono scesi dal tetto della centra idroelettrica di Corigliano Rossano confermando lo stato di agitazione e il mantenimento del presidio.
I lavoratori del Consorzio di bonifica Bacini Jonici si erano posizionati questa mattina sul tetto della centrale idroelettrica di Corigliano Rossano. Rivendicavano quattro mensilità e né dalla Regione tanto meno dei vertici del Consorzio erano giunte notizie confortanti.
La tensione sociale è salita alle stelle stamane, padri di famiglia al palo, senza soldi e senza risposte. La prefettura aveva inviato una nota nelle ultime ore al presidente del Consorzio Marzio Blaiotta affinché convocasse le parti per addivenire a una soluzione, anche parziale della vertenza.
Nell’ultimo anno, tra l’altro, si è riscontrata una forte evasione delle rette a causa del Covid. Ciò ha determinato minori introiti per il consorzio. Da questo punto di vista è stata avanzata l’istruttoria per la richiesta di un mutuo al fine di tamponare alla falla economica che si è venuta a creare. Potrebbe essere questa una delle soluzioni, ma la pratica richiede tempo e i lavoratori non possono stare senza stipendio.