Cavallerizzo, è tempo di riaprire la strada interrotta dalla frana
Vent’anni fa collegava il versante albanese con l’intera area della valle dell’Esaro, ma quell’evento ha finito per separare comunità e storie condivise.
Sono trascorsi vent’anni dalla frana che ha colpito Cavallerizzo, lasciando dietro di sé non solo una devastazione materiale, ma una frattura insanata nelle comunicazioni, nei legami umani e nello sviluppo del territorio.
Quella frana ha interrotto la principale arteria stradale che collegava il versante albanese con l’intera area della valle dell’Esaro, separando comunità, famiglie, economie locali, storie condivise.
In questi lunghi anni, più volte è stato chiesto un intervento risolutivo, anche da chi vi scrive. Ma nessuna risposta concreta è arrivata. Quella ferita resta aperta e continua a generare isolamento, spopolamento, marginalizzazione.
Ha contribuito a rendere difficile la permanenza delle persone nei luoghi d’origine, e ciò ha avuto effetti devastanti anche sul piano culturale, sociale ed educativo: molti ragazzi non frequentano più le scuole superiori di San Marco Argentano, e molti potrebbero essere stati trascinati nel fenomeno dell’abbandono scolastico.
Oggi è il momento di agire. Sanare quella frattura e riaprire quella strada significa restituire ossigeno, vitalità e futuro a un territorio che racchiude un patrimonio naturale, umano e storico inestimabile.
Significa rimettere in connessione due aree complementari della Calabria settentrionale.Significa onorare il diritto alla mobilità, alla scuola, al lavoro, alla cittadinanza piena.
Sono almeno 20 i comuni coinvolti direttamente in questa frattura che ha inciso drammaticamente sulla vita delle popolazioni.
E oggi, con le risorse del PNRR e dei fondi europei, abbiamo una straordinaria opportunità per intervenire. Occorre unità, determinazione e visione, che solo una mobilitazione corale e trasversale – istituzionale, ecclesiale, scolastica, politica e civile – può garantire.
Per questo, rivolgo un appello accorato e convinto: costruiamo insieme un fronte comune. Sottoscriviamo un impegno formale per chiedere la riapertura della strada provinciale interrotta dalla frana. Promuoviamo un deliberato consiliare congiunto e condiviso da tutti i comuni coinvolti. Presentiamolo alla Provincia di Cosenza, alla Regione Calabria, al Parlamento italiano e alla Commissione Europea.
Solo con una voce unita e determinata potremo trasformare questa attesa di vent’anni in una svolta concreta di giustizia e rinascita per l’intero comprensorio.
In attesa di un riscontro concreto, resto a disposizione per coordinare, sostenere e accompagnare ogni iniziativa utile al raggiungimento di questo obiettivo comune.
prof. Giovanni Terranova
Fagnano Castello