Città unica, Bianca Rende: «Puntiamo a una crescita collettiva che rispetti tutte le identità»
di Bianca Rende*
Ospite del gruppo regionale PD in Consiglio regionale, che ringrazio per l’invito, ieri ho avuto l’occasione di rivolgermi a una larga platea composita e attenta, esponendo quelle che secondo me sono le ragioni essenziali per procedere a passo spedito verso la costituzione della città unica ponendone le condizioni per un allargamento dei confini ben oltre quelli definiti dall’attuale proposta di legge regionale.
Davanti a un’area urbana, nella sua interezza, che conosce un inarrestabile processo di spopolamento e di calo degli investimenti, non si può che puntare a una crescita collettiva che rispetti tutte le identità e vocazioni delle municipalità preesistenti. Crescere insieme non significa annettere, bensì lavorare per migliorare il benessere collettivo e le opportunità di sviluppo per tutti. Lo hanno ribadito a chiare lettere, ieri, sindacati, mondo produttivo e, in larghissima parte, quello istituzionale presente.
Ora, occorre procedere rapidamente verso la costruzione di un piano strategico della nuova città, sfidando su questo la Regione, impegnandola su investimenti e infrastrutture. La costruzione di una città europea, con le realizzazioni e i servizi di una vera città europea, richiede l’unione delle forze e l’assunzione di dimensioni fisiche e demografiche ben più ampie di quelle attuali. La società civile come sempre precede i processi lunghi della politica. Non lasciamoci superare dalle scelte di chi, in mancanza di vere condizioni di benessere, sceglie di andare via. Il tempo delle scelte complesse, ma lungimiranti è qui e ora.
*Consigliere comunale Cosenza