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08/01/2022 ore 17.17
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Covid Corigliano-Rossano, l'opposizione attacca Stasi: «Ospedale in emergenza, lui fa finta di niente»

Dura presa di posizione delle forze di minoranza. E sul fronte scuola il consigliere Promenzio chiede la convocazione immediata di un comitato di esperti
di Matteo Lauria

Mentre il sindaco è in collegamento telematico con i colleghi delle città capoluogo calabresi al fine di pervenire a una soluzione univoca circa la situazione delle scuole, dai banchi dell’opposizione piovono accuse su più fronti. Il capogruppo di Civico e Popolare Gino Promenzio chiede al primo cittadino di convocare nell’immediato un comitato di esperti di scuola, infanzia e adolescenza, Covid e medicina pediatrica, per un confronto di responsabilità sull’argomento. Di tenore diverso è la dura presa di posizione delle altre forze di opposizione presenti in consiglio comunale (Vincenzo Scarcello, capogruppo Udc; Gennaro Scorza, Udc; Adele Olivo, Cci; Francesco Madeo, In azione; Raffaele Vulcano, Avanguardia libera) che si soffermano sulla questione di totale emergenza che vive l’ospedale spoke di Corigliano Rossano: «Non è più pensabile continuare a mantenere un ospedale misto nel quale si confondono in modo pericolosamente promiscuo malati Covid con degenti ordinari. L’esperimento di Stasi di creare un polo Covid nel “Giannettasio” è miseramente fallito. E i numeri di questa disfatta sono sotto gli occhi di tutti e si palesano negli atteggiamenti dello stesso primo cittadino. Pur non avendo mai alzato le barricate contro l’idea di un centro per curare i pazienti affetti da Sars-Cov-2 nei nostri ospedali, eravamo stati chiarissimi sul fatto che bisognava assicurare massima sicurezza ai cittadini e agli operatori sanitari. Così non è stato. L’obiettivo, evidentemente, era solo quello di aprire un reparto. Nulla più». 

La minoranza richiama le numerose conferenze dei sindaci allo scopo di esercitare pressioni sui vertici della sanità provinciale e regionale ma senza ottenere alcun risultato. L’attuale situazione di totale vulnerabilità del “Guido Compagna” e del “Nicola Giannettasio” «alimenta la catena del contagio ed è così che si infonde la paura tra i cittadini». Molti i cittadini che evitano di recarsi nei Pronto soccorso per timore di essere contagiati: «Oggi c’è una possibilità concreta di aprire un ospedale dismesso del territorio da trasformare il Covid Hospital, il nostro sindaco nasconde la testa sotto la sabbia. Fa finta di niente. Sarebbe opportuno che convocasse oggi stesso, così come giustamente sollecitatogli dai Comitati civici per la riapertura dell’ospedale di Cariati, una Conferenza dei sindaci della provincia per determinarsi fortemente verso l’utilizzo del nosocomio “Vittorio Cosentino”».