Emergenza coronavirus, le proposte d’intervento a favore delle strutture per l’infanzia 0-6
I gestori dei servizi educativi per l’infanzia 0-6 della Regione Calabria che, adempiendo alle misure introdotte dal DPCM 11/03/2020 in questo particolare momento, stanno rispettando la sospensione delle attività, segnalano la loro profonda preoccupazione riportando all’attenzione dei media nazionali e locali la particolare situazione che stanno vivendo. Hanno costituito un comitato spontaneo che raggruppa circa 130 strutture con sede nella regione Calabria per sollecitare urgenti provvedimenti da parte della Regione Calabria e del Governo italiano atti a tutelare la sopravvivenza di tali strutture. Un comparto quello delle imprese private che gestiscono scuole dell’infanzia paritarie, asili nido, micronidi, nidi domiciliari e ludoteche, che in Calabria, occorre ricordarlo, assurge alla funzione di servizio pubblico vista la carenza di strutture statali/comunali.
A tal fine, dopo un primo documento inviato all’on. Jole Santelli, neo presidente della Regione Calabria e ai dipartimenti competenti, è stata stilata un’istanza comune (allegata al presente comunicato), sottoscritta dalle strutture aderenti al comitato, che sarà inviata all’attenzione di tutti i Ministeri e gli organi competenti per i diversi settori che potrebbero contribuire alla ricerca di soluzioni e agevolazioni per le aziende private, finora non contemplate dal DL “Cura Italia”.
In particolare la chiusura dell’attività protrattasi nel tempo ha indotto le strutture educative, il cui equilibrio economico era già stato reso fragile dalla chiusura del primo periodo del mese corrente, ad una profonda preoccupazione circa le precarie condizioni economiche.
L’obiettivo è quello di farsi promotori di soluzioni che agevolino la fragile struttura economica delle piccole e medie imprese che lavorano nel settore dell’educazione che in breve riportiamo di seguito:
1) Contributi a fondo perduto per il pagamento dei canoni di locazione dovuti ai proprietari degli immobili, di qualsiasi categoria catastale, per tutti i mesi di chiusura obbligatoria a causa del Coronavirus;
2) Azzeramento della contribuzione per tutti i mesi di chiusura obbligatoria a causa del Coronavirus.
3) Azioni di sostentamento per i servizi socio educativi 0/6 anni in base all’ultimo bilancio di entrata ed uscita degli ultimi due mesi del c.a estendendo la misura anche alle utenze non contemplate nei due mesi circoscritti, per tutti i mesi di chiusura per il covid-19;
4) Ampliamento della cassa integrazione a tutte le categorie che lavorano nel settore servizi per l’infanzia, per tutti quei contratti in quel momento in essere, per tutti i mesi di chiusura per emergenza covid-19;
5) Annullamento dei tributi comunali utenze spazzatura, acqua, fogna, Ires, Irap per tutto il periodo di chiusura;
6) Annullamento delle cartelle di Equitalia;
7) Equiparazione dei servizi 0-6 con le scuole di ogni ordine e grado rispetto alla TUTELA degli utenti e dei dipendenti per come è da servizio pubblico.
8) Aumento e tempi più ristretti nell’erogazione dei contributi ministeriali e regionali per tutto il sistema degli asili nido, delle scuole materne, dei servizi integrati.
9) Conversione dei Voucher babysitter in rette per asili-nido e scuole dell’infanzia per tutto il 2020 Per il coordinamento dell’azione è stato inoltre creato il gruppo Facebook Asili Nido e Scuole Infanzia Paritarie Calabria Uniti Contro Covid-19 cui le attuali circa 130 strutture si sono già iscritte e su cui è possibile anche ad altre aderire. Il coordinamento vuole essere un punto di raccordo rispetto alle esigenze comuni delle diverse realtà e una piattaforma di aggiornamento continuo rispetto alle novità normative e alle eventuali agevolazioni che saranno messe in cantiere dai governi nazionale e regionale.