Amantea perde pezzi? Sì all'iter per "l'indipendenza" di Campora (e l'unione con Serra d'Aiello)
Ieri pomeriggio il Consiglio regionale ha dato il via libera all’indizione del referendum consultivo con cui si demanda ai cittadini residenti a Campora San Giovanni (foto wikipedia), una frazione di Amantea, e a quelli di Serra d’Aiello la modifica dei confini territoriali dei due comuni della provincia di Cosenza. Voci contrarie nell’Assise di Palazzo Campanella soltanto quelle di Ferdinando Laghi e Antonio Maria Lo Schiavo del gruppo DemA. Qualora la maggioranza esprimesse parere favorevole, vedrebbe la luce Temesa, un terzo comune che verrebbe così costituito da zero. Il tutto però senza che Amantea, che eleggerà il proprio sindaco il 12 giugno dopo anni di commissariamento, abbia espresso anche solo un parere. E del resto non avrebbe potuto farlo mancando gli organismi rappresentativi. In questo contesto potrebbe semplicemente subire la scissione che va configurandosi.
L’iniziativa è stata avanzata dal consigliere Giuseppe Graziano dell’UDC e la proposta di provvedimento amministrativo è la numero 65/12^. Nel documento in questione si espongono in dettaglio le motivazioni che spiegano, non solo gli aspetti urbanistici, ma soprattutto l’etnia socio-culturale della popolazione della frazione di Campora San Giovanni che affonda le proprie origini e si accomuna con l’attuale territorio di Serra d’Aiello.
Tra il fiume Oliva e il torrente Torbido
Oltre ad un contesto linguistico, di usi, costumi, tradizioni e di una diversa terminologia, non mancano i riferimenti storici. «Recenti scoperte archeologiche – si legge – hanno portato alla luce oggetti e manufatti rinvenuti nel territorio di Serra d’Aiello e Campora San Giovanni risalenti all’età del ferro (XIII sec. a.C.). Molti esperti archeologi e storici hanno affermato con certezza che la fascia di costa del mar Tirreno compresa tra la foce del fiume Oliva e la foce del torrente Torbido, attualmente denominata frazione Campora San Giovanni (che si estende ad Est verso l’interno sino ai confini del Comune di Serra d’Aiello) è stata riconosciuta, sotto il profilo storico, archeologico e geografico, territorio appartenente alla Necropoli di Temesa».
L’asseto urbanistico e i servizi
Nella proposta di Legge del generale Graziano si fa anche cenno all’assetto urbanistico/infrastrutturale. «Il promontorio naturale in località Coreca – scrive – consistente in una collina poco distante dalla battigia della locale costa del mar Tirreno, suddivide il territorio (Amantea a Nord e Campora San Giovanni a Sud) entrambi distanti 8 Km e collegati esclusivamente da una galleria (galleria di Coreca) di recente costruzione sulla SS. 18, che attraversa il promontorio su citato, permettendo di raggiungere il centro urbano di Amantea. Per ciò che concerne i servizi, invece, si evidenzia che «attualmente a Campora San Giovanni sono presenti attivamente, per cui hanno dato anche motivo di indipendenza socio-economica anche per distanza (8 Km da Amantea), molteplici attività commerciali e libero-professionali. È presente un Istituto Comprensivo con denominazione (Campora-Aiello). Inoltre il rifornimento idrico per il fabbisogno della popolazione della predetta frazione è indipendente dalla rete che fornisce il resto del territorio comunale di Amantea».
Il referendum
Come detto, ieri in Consiglio regionale si è definito nei seguenti termini il quesito da sottoporre alla consultazione popolare con riferimento al progetto di legge esaminato: “Volete voi il trasferimento della frazione di Campora San Giovanni dal Comune di Amantea (CS) al Comune di Serra D’Aiello (CS) il quale, a seguito della modifica dei confini secondo la planimetria allegata alla PL 54/12^, assume la denominazione di Temesa?”. La particolarità è che non voterebbe tutta la popolazione di Amantea, ma solo quella della frazione interessata.