Antenne 5G a Casali del Manco, la minoranza alla sindaca: «Ignora le nostre proposte»
«Dopo mesi di silenzio imbarazzante, ritardi ingiustificabili e risposte vaghe, l’Amministrazione Pisani ha toccato un nuovo punto di non ritorno nella gestione del delicato tema dell’installazione delle antenne 5G sul nostro territorio».Lo affermano con una dura nota Il Gruppo Consiliare Misto, il Gruppo Consiliare Spazio e Futuro e il Gruppo Consiliare Progetto Casali del Manco.
«Abbiamo chiesto con senso di responsabilità la convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario, con l’obiettivo di offrire alla cittadinanza una risposta chiara, unitaria e definitiva. Ma ci siamo trovati di fronte a un muro di gomma, a una maggioranza chiusa al dialogo, incapace di assumersi responsabilità politiche e amministrative. La convocazione del consiglio, avvenuta con il minimo preavviso regolamentare (5 giorni) e senza alcuna concertazione con le forze di minoranza – sostiene la minoranza – è stata la prova evidente che l’obiettivo era solo svuotare di significato un momento di confronto pubblico. Nessuna disponibilità a coinvolgere tecnici, uffici competenti o esperti del settore. Nessuna volontà di costruire insieme una linea condivisa».
Antenne 5G a Casali del Manco, argomento caldo
«La sindaca ha poi avuto l’ardire di rivolgersi alla stampa sostenendo che “la minoranza non aveva proposte alternative”, quando in realtà abbiamo presentato diversi contributi e un articolato schema di regolamento comunale, coerente con la giurisprudenza più recente, per introdurre criteri localizzativi volti a tutelare luoghi sensibili come: asili nido, scuole, strutture per anziani e disabili,centri medici, aree cimiteriali,zone a rischio idrogeologico, aree pic-nic e di aggregazione sociale. Inoltre, abbiamo evidenziato le sentenze che negli ultimi anni hanno ispirato i regolamenti comunali più efficaci in materia, regolamenti che hanno retto nei tribunali amministrativi e che hanno cristallizzato il diritto delle comunità locali a pianificare ordinatamente il proprio sviluppo urbanistico e tecnologico».
«Abbiamo chiesto, come già fatto da numerosi altri comuni italiani, l’istituzione di un Catasto Digitale degli Impianti, l’introduzione di azioni di risanamento, controllo e monitoraggio costante, e soprattutto l’obbligo, da inserire nel regolamento comunale, per l’Amministrazione di pubblicare sul sito istituzionale gli esiti dei monitoraggi dei campi elettromagnetici, aggiornati annualmente e condivisi con la cittadinanza, assieme ai dati sulla localizzazione dei siti e delle stazioni radiobase» proseguono i gruppi di minoranza sulla paventata installazione delle antenne 5G a Casali del Manco.
Poi ancora: «Abbiano sostenuto con forza la proposta di incaricare un legale esperto per supportare gli uffici nella redazione di un diniego motivato e strutturato (oggi più che mai necessario, visti i ricorsi già avviati da INWIT al TAR): cosa mai avvenuta e che ci lascia perplessi vista la complessità della normativa. In effetti, la nomina degli avvocati, paradossalmente è avvenuta solo a ricorso presentato. Abbiamo proposto di istituire una Commissione permanente e bipartisan per garantire trasparenza e continuità sul tema e di responsabilizzare l’amministrazione sulla spesa di circa 16.000 euro per in un incarico tecnico – tardivo – per redigere un regolamento che arriva quando le platee in cemento armato sono già state posate (loc. Trenta)».
Gli interrogativi della minoranza
«Eppure – evidenzia la minoranza di Casali del Manco sulle antenne 5G – tutte le nostre proposte sono state ignorate. Alla richiesta di votarle all’unanimità, ci è stato impedito di procedere con motivazioni capziose e pretestuose. Un atteggiamento che tradisce una visione autoritaria della democrazia e un disprezzo profondo per il ruolo delle opposizioni e per il diritto dei cittadini ad essere informati e tutelati. Persino l’Assessore Gianluca Ferraro, durante la seduta, ha elogiato le nostre proposte e dichiarato apertura verso una commissione condivisa. Peccato che la Sindaca lo abbia smentito pubblicamente, distruggendo ogni tentativo di costruire un dialogo istituzionale vero. Intollerabile è stata anche la posizione del Vice Sindaco Arsenia De Donato, che ha mostrato un evidente favore verso l’insediamento indiscriminato di antenne sul territorio, senza un piano, senza una visione, senza una tutela minima per i cittadini».
«Oggi parliamo di quattro potenziali impianti, domani chissà. Ci chiediamo: se davvero l’amministrazione voleva opporsi a questo scempio, perché non sono state offerte soluzioni alternative alla società installatrice? Perché si continua a scaricare la responsabilità sulle norme nazionali, quando è noto che le scelte urbanistiche e il tanto decantato regolamento passano dal Consiglio Comunale? Queste sono scelte politiche, e come tali ne porterete la responsabilità di fronte alla cittadinanza. Noi continueremo a monitorare ogni singolo passaggio, a sollevare ogni contraddizione, e a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per difendere il territorio da un insediamento selvaggio e fuori controllo. E mentre si persevera con il silenzio – la chiosa – è bene ricordare che certi contegni peseranno come macigni sul futuro del nostro paese».