Buffone: «Accuse infondate, il campo progressista guidato da Tridico è l’unica vera alternativa per la Calabria»
La candidata del Movimento 5 Stelle replica alle critiche della consigliera di Forza Italia Pasqualina Straface e rilancia le proposte del campo progressista guidato da Pasquale Tridico
Veronica Buffone, candidata al Consiglio Regionale per il Movimento 5 Stelle, respinge al mittente le critiche della consigliera forzista Pasqualina Straface. Secondo la Straface, la gestione dell’INPS sotto la guida di Pasquale Tridico sarebbe stata “disastrosa” e il reddito di cittadinanza un fallimento. La replica della Buffone non si è fatta attendere: «Si tratta di un attacco strumentale e privo di fondamento. Il reddito di cittadinanza, pur con limiti, ha garantito dignità a milioni di famiglie. Demonizzarlo significa ignorare la realtà sociale del Paese e della Calabria».
Buffone ha anche risposto alla critica sulla presunta «scarsa conoscenza del territorio» di Tridico: «Una provocazione che non merita attenzione. Tridico, economista di fama internazionale, conosce bene le dinamiche economiche e sociali della Calabria. Le sue proposte sono frutto di analisi approfondite, non semplici slogan».
Attacco al “bonus ritorno” di Occhiuto
La candidata M5S ha poi commentato la proposta del presidente uscente Roberto Occhiuto, che prevede un “bonus” di 100mila euro per chi si trasferisce in Calabria: «È un’operazione di facciata che non risolve i problemi strutturali. L’emigrazione dipende da sanità in crisi, infrastrutture obsolete e mancanza di lavoro. Elargire denaro senza sviluppo rischia di attrarre solo un turismo residenziale temporaneo».
Buffone propone un’alternativa: «Investiamo quelle risorse per creare occupazione, rilanciare l’economia e migliorare la qualità della vita dei calabresi. Non servono spot elettorali, ma una strategia di lungo periodo». Infine, Buffone ha respinto l’“augurio” di un ritorno a Bruxelles per Tridico: «Il nostro obiettivo è portare la Calabria al centro dell’attenzione europea con progetti seri e concreti. I calabresi non si fanno più abbindolare da promesse vuote. È tempo di cambiare pagina».