Carolei, il Comune affida la gestione della depurazione alla società Kratos
«In data odierna KRATOS S.C.ar.l. è subentrato nella gestione della rete di depurazione del Comune di Carolei. Il Comune quindi, da oggi, non gestirà più gli impianti di depurazione presenti sul proprio territorio con un notevole risparmio per i cittadini. Lo stesso Ente Comune, continuerà invece a gestire il finanziamento di €. 5.100.000,00 per collettare il 100% delle zone non collettate. Alla fine dei lavori, anche la nuova rete passerà a KRATOS S.C.ar.l. Un obiettivo cercato da anni che, a causa dei contrasti con la governance di Valle Crati, non si è mai potuto attuare». È quanto dichiara il sindaco di Carolei Francesco Iannucci.
«Mi preme sottolineare che negli ultimi periodi, successivi alla elezione del Presidente Valle Crati, situazione ancora “sub iudice” presso il TAR di Catanzaro, Il RUP ed il Presidente del Consorzio Valle Crati “abusivo”, hanno emesso un provvedimento di revoca di autorizzazione all’allaccio alle reti fognarie con contestuale chiusura fisica dello scarico fognario per Carolei e Cosenza. KRATOS S.C.ar.l., per il tramite del suo Amministratore Dott. Alfonso Gallo cosi rispondeva a Valle Crati in una nota inviata anche a S.E. il Prefetto ed alla Procura della Repubblica di Cosenza: ” la Scrivente ha avuto modo di evidenziare informalmente, illustrando le ragioni di dissenso (in fatto e in diritto) rispetto al provvedimento di revoca dell’autorizzazione all’allaccio delle reti fognarie: infatti, l’esecuzione di tale provvedimento, per un verso, impedirebbe l’erogazione del servizio pubblico di scarico dei reflui, condotta astrattamente integrativa del reato di cui all’art. 340 c.p. (“interruzione di pubblico servizio”) e, per un altro verso, comporterebbe gravi problematiche per lo smaltimento e la gestione dei reflui, con conseguente rischio di compromettere la salubrità dell’ambiente, così determinando l’integrazione dell’elemento oggettivo del delitto di cui all’art. 452-bis c.p. (“inquinamento ambientale”) .
In tal senso, non ci si può esimere dall’evidenziare che la Vostra non condivisibile narrazione degli eventi sembra, invero, funzionale a giustificare l’adozione del provvedimento di revoca, pur a fronte dei plurimi profili di dubbio segnalati dalla Scrivente. A tale riguardo, anche alla luce delle irriguardose contestazioni poste – si ribadisce, non veritiere per i motivi che si esporranno nella presente – con la presente si intende da subito precisare come, a parere della Scrivente, l’intera vicenda relativa alla revoca amministrativa allo scarico verso i Comuni di Cosenza e Carolei trovi origine nell’ambito dei conflitti fra i diversi Comuni Consorziati e la governance del Consorzio, problematica avulsa dalle competenze del Concessionario e rispetto alla quale si intende rimanere terzi”. In una successiva nota di KRATOS del 18/06/2025 inviata, lo stesso Alfonso Gallo non solo elenca le responsabilità dell’attuale governance di Valle Crati ma addirittura invita “i Comuni consorziati sulla necessità di ripensare l’impostazione attuale della governance del Consorzio, affinché l’azione amministrativa sia guidata da criteri di trasparenza, dialogo e tutela dell’interesse collettivo, piuttosto che da logiche autoreferenziali o sanzionatorie”.
Una situazione assurda e paradossale quella di Valle Crati a cui temo, se la governance con cui relazionarsi rimarrà l’attuale, verrà revocata, dalla regione Calabria, la gestione del Project financing con danni enormi, considerando che la Calabria rimarrà l’unica regione in infrazione comunitaria, e che sancirà la fine del Consorzio Valle Crati a causa di soggetti ben identificati.