Cas di Camigliatello, Giorno (M5S): «Pugno nello stomaco, si revochi gestione alla società»
Il coordinatore provinciale dei pentastellati: «La dignità non è un favore concesso, inaccettabile una situazione del genere, serve subito un’ispezione delle autorità competenti»
Indignazione generalizzata. Dopo la pubblicazione dell’articolo sul Cas di Camigliatello, comune di Spezzano della Sila ma di competenza della Prefettura, sono stati diversi i messaggi di sdegno per quanto testimoniato. Anche la politica ha preso atto della situazione. È il caso del Movimento 5 Stelle che non va tanto per il sottile.
«Le immagini e le testimonianze riportate dal collettivo “L’Altramarea” sul centro di accoglienza straordinaria all’interno dell’ex hotel La Fenice di Camigliatello Silano sono un pugno nello stomaco per chiunque creda nei valori della dignità umana e della giustizia sociale». Parole del coordinatore della provincia di Cosenza Giuseppe Giorno.
«Esprimo profonda indignazione per le condizioni disumane in cui versano i migranti ospitati nella struttura – evidenzia -. Ambienti fatiscenti, assistenza sanitaria inesistente, biancheria sporca, docce indecorose, e una totale assenza di percorsi di integrazione. È inaccettabile che si consumi un tale abbandono istituzionale. Chiedo con forza:
- Un’immediata ispezione da parte delle autorità competenti;
- La revoca della gestione alla società Alprex Sas, qualora venissero confermate le gravi negligenze;
- Un piano urgente di riqualificazione e monitoraggio delle strutture CAS presenti sul territorio;
- L’attivazione di servizi sanitari, psicologici e legali adeguati per gli ospiti;
- L’avvio di percorsi formativi e di inclusione sociale, come previsto dalle normative nazionali ed europee»
«Nessuno deve essere lasciato indietro – ha concluso Giuseppe Giorno del M5S nel suo intervento -. La dignità non è un favore concesso, ma un diritto universale che lo Stato ha il dovere di garantire a ogni essere umano».