Cassano all’Ionio, scontro politico tra Falbo e Russo, il PD si dissocia
Al centro della polemica, il ricorso al TAR di Falbo per la sua mancata elezione. Il Partito Democratico locale, con un comunicato firmato da parte del direttivo e di alcuni iscritti, prende le distanze, dichiarando la vicenda una questione personale che non riflette le posizioni del partito.
Non cenna a placarsi lo scontro politico/personale tra le file della minoranza dell’amministrazione comunale di Cassano all’Ionio. Al centro della diatriba, il ricorso al TAR presentato da Falbo per contestare la mancata elezione che, a suo dire, sarebbe dovuta a un errore materiale. Falbo respingendo l’accusa di «attaccamento alla poltrona» che gli imputa Sara Russo, descrive la propria azione come una «battaglia di diritto».
Giova ricordare che i protagonisti di questa calda estate politica sono entrambi stati candidati nella stessa lista a sostegno di Carmen Gaudiano. Nella passata legislazione, i due sono stati oggetto di un minirimpasto dove l’uno (Falbo) è stato sfiduciato dall’allora sindaco Papasso proprio a favore dell’altra (Russo) che ne ha preso il posto in Giunta.
E proprio per questi episodi, Falbo punto il dito e attribuisce alla Russo l’aver accettato deleghe di comodo pur di ottenere un’indennità di funzione. Ma ancora, la sfida passata alle carte bollate, ora coinvolge anche il Partito Democratico tirato dal bavaro nella vicenda da Gianluca Falbo firmando il documento pubblico proprio come Segretario del partito. Fatto che non è piaciuto ad alcuni tesserati della sezione del PD, su tutti Antonino Mungo, ex vicesindaco ed ex segretario cittadino della locale sezione, che, affidando il pensiero a un proprio documento a firma del direttivo e di alcuni iscritti, sostengono che «all’interno del PD locale la vicenda è da considerare una questione di natura personale connessa alla politica che non riflette in alcun modo le posizioni o le strategie di partito».
Proprio per quanto sta avvenendo, il Partito Democratico di Cassano con il comunicato ha voluto ribadire la disponibilità e la «continuità a lavorare con serietà, responsabilità e trasparenza per il bene comune» concludendo nel non associare, nel futuro, la vicenda al partito politico «in quanto si tratta di dinamiche che non ci appartengono né ci rappresentano».