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28/05/2024 ore 20.03
Politica

Cetraro, il dissesto preoccupa l’Esecutivo: «Tra tasse e servizi si rischia emergenza sociale»

La pressione fiscale raggiungerà i livelli massimi consentiti e saranno effettuati tagli ai servizi, aumentando il rischio che la già precaria situazione sociale possa peggiorare ulteriormente, soprattutto per i bambini in età scolare
di Francesco Frangella

In uno stato di dissesto ormai conclamato, il comune di Cetraro si sta trovando ad affrontare i disagi conseguenti alla dichiarazione di default. Questa situazione, che perdurerà fino all’estinzione dei debiti accumulati (circa cinque milioni di euro, di cui quasi la metà dovuti a bollette non pagate), espone la cittadinanza a gravi difficoltà. Nonostante la gravità della situazione, l’amministrazione è determinata a mitigare l’impatto negativo su tutta la comunità.

«È una situazione mortificante per qualsiasi amministratore gestire in una fase di dissesto, ma purtroppo non avevamo altra scelta» ha dichiarato con amarezza il vicesindaco Tommaso Cesareo. Riguardo le cause del default, Cesareo ha lamentato la scarsa attenzione del Governo centrale: «Non è mio costume scaricare responsabilità su altri, ma è innegabile che molti comuni si trovano nelle nostre stesse condizioni a causa della mancanza di attenzione da parte del Governo centrale. Stavamo per accedere al fondo di rotazione che ci avrebbe salvato, ma una sentenza della Corte Costituzionale ha sancito la fine di questa misura, costringendoci a dichiarare il dissesto».

La giunta, pur fiduciosa nell’avvio della stagione estiva, spera nei bandi regionali: «Il governo centrale dovrebbe tutelare le piccole realtà come la nostra» ha commentato Cesareo.

La pressione fiscale sarà al massimo livello consentito, mentre i servizi saranno ridotti al minimo. Non sarà possibile effettuare nuove assunzioni e si dovrà tagliare dove possibile per permettere alla città di risalire la china senza gravare eccessivamente sui contribuenti. Questa è la difficile equazione che l’esecutivo Cennamo sta cercando di risolvere, cercando di non compromettere i fragili equilibri sociali di Cetraro.

«Il dissesto colpisce duramente le fasce più deboli» ha lamentato l’assessore alle politiche sociali Barbara Falbo, sottolineando le difficoltà dovute al Covid e alla disoccupazione. «Non è facile soddisfare tutte le esigenze, ma la situazione è difficile ovunque, non solo a Cetraro».

Gli aumenti colpiranno particolarmente le famiglie con figli in età scolare, a causa dell’incremento delle tariffe della mensa scolastica e del trasporto scolastico. La spesa per il servizio di refezione scolastica, che per legge deve coprire almeno il 36 per cento dei costi, e per lo scuolabus sarà a carico degli utenti. Le nuove tariffe mensa, basate sul reddito Isee, entreranno in vigore nell’anno scolastico 2024/2025:

Non sono previste agevolazioni per le famiglie con un reddito Isee fino a 3mila euro, che continueranno a pagare la mensa e lo scuolabus. La tariffa del trasporto scolastico passerà da 30 a 40 euro al mese per nucleo familiare. «Lavorerò per garantire che tutti i ragazzi abbiano accesso alla mensa con pari diritti e dignità» ha concluso Barbara Falbo. «Cercheremo in tutti i modi di ottenere finanziamenti per supportare le famiglie bisognose».