Comune Cosenza, bilancio 2021 «pesantissimo». Si valuta allungamento del post-dissesto
Houston, abbiamo un problema. I debiti dal 2020 al 2021 sono passati da circa 273 milioni a 290 milioni, con un ulteriore passivo di 17 milioni. La stima iniziale, risalendo a dicembre, era di 11 milioni, ma il disavanzo si è rivelato maggiore. L’assessore Francesco Giordano ha fatto presente in commissione Bilancio che la situazione finanziaria del Comune di Cosenza è quindi più grave del previsto. È grave a tal punto che, nella relazione al rendiconto dell’esercizio 2021 redatta dalla Giunta, c’è una parte che fotografa alla perfezione quanto le casse di Palazzo dei Bruzi siano al verde.
«Tale articolata situazione contabile – scrivono – costringe l’Amministrazione Comunale a valutare ed intraprendere ulteriori azioni straordinarie di risanamento, tra cui l’eventuale richiesta al Ministero dell’Interno dell’allungamento del periodo di riequilibrio finanziario post dissesto (almeno cinque anni rispetto ai tre originariamente previsti), nonché la presentazione di un nuovo piano di riequilibrio finanziario, da sottoporre agli Organi competenti per la definitiva approvazione».
Dalle analisi condotte dai tecnici è emerso un disavanzo complessivo di 17.092.878,68 euro, che deriva «dalla necessità per il Comune di farsi carico, oltre che del disavanzo della gestione propria, anche delle risorse vincolate derivanti dalla gestione pre-dissesto, nonché dal peggioramento dell’entità del fondo crediti di dubbia esigibilità riconducibile ad una lentezza non ancora superata nella riscossione delle entrate proprie».
Nella relazione si illustrano una serie di cause derivanti da mancati introiti quali il rimborso del FAL, dall’IMU, e dalla TARI. «Tutte queste condizioni – si legge – unitamente ad altre correzioni contabili afferenti alle poste attive e passive in fase di riaccertamento ordinario, hanno purtroppo portato a chiudere negativamente ed in maniera pesantissima il rendiconto 2021, che si chiude senza il recupero del disavanzo proveniente dell’anno 2020 e con la formazione di ulteriore disavanzo». Il supporto di Roma e dal Governo centrale a questo diventa fondamentale, specialmente alla luce dell’evasione dei tributi che viene denunciata in ogni Consiglio comunale.