Congresso Pd di Rende, ricorso alla Commissione di Garanzia: chiesta la sospensione delle procedure
Un esposto firmato da Gianfranco De Franco è stato inviato alla Commissione regionale di Garanzia del Partito Democratico Calabria, al segretario regionale Nicola Irto e alla Federazione provinciale di Cosenza
È stato formalmente trasmesso alla Commissione Regionale di Garanzia del Partito Democratico Calabria, al segretario regionale del PD Calabria Nicola Irto e alla Federazione provinciale del PD di Cosenza un ricorso per la sospensione immediata delle procedure congressuali del circolo del Partito Democratico di Rende.
A presentarlo è Gianfranco De Franco, iscritto al circolo PD di Rende, che contesta modalità, tempi e presupposti della convocazione del congresso cittadino fissato dalla Federazione provinciale di Cosenza per domani, lunedì 29 dicembre 2025, con comunicazione pubblica diffusa alla stampa alle ore 23.15 del 27 dicembre, e con operazioni di voto previste dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
Nel ricorso si evidenzia come la convocazione preveda il diritto di voto per i soli iscritti 2025 che abbiano formalizzato l’adesione entro il 16 aprile 2025, circostanza che, secondo De Franco, rende la platea elettorale «datata, non verificata e non certificata dagli organismi competenti, in violazione dello Statuto e del regolamento sul tesseramento». Viene inoltre ricordato che l’ultimo congresso di circolo è stato oggetto di ricorsi, anche in sede giudiziaria.
Tra i motivi principali dell’istanza figurano:
- la mancanza di una Commissione congressuale regolarmente costituita nella federazione provinciale;
- la violazione del diritto di partecipazione, a causa di una convocazione ritenuta intempestiva e irragionevole, peraltro in pieno periodo festivo;
- l’assenza di un regolamento congressuale approvato dalla Direzione provinciale, con riferimento al fatto che l’ultimo regolamento vigente prevedeva lo svolgimento dei congressi di circolo nel mese di giugno 2025;
- la violazione dei principi di trasparenza, in quanto la convocazione sarebbe avvenuta tramite comunicazione anonima, priva di firma responsabile e senza indicazione dell’organismo statutariamente competente;
- la mancata indicazione di un garante congressuale, con conseguente lesione dei principi di imparzialità e non discriminazione.
Alla luce di tali elementi, il ricorrente chiede alla Commissione Regionale di Garanzia, competente per materia e funzioni, di sospendere con effetto immediato la convocazione del congresso del circolo PD di Rende e, in subordine, di annullarne ogni eventuale esito, comprese votazioni e verbali.
Nel documento, De Franco sottolinea inoltre come sia «politicamente deprecabile» la scelta di convocare un congresso di circolo «con appena due giorni di preavviso, nel pieno delle vacanze natalizie, nella terza città della provincia di Cosenza», senza un reale coinvolgimento non solo degli iscritti, ma anche della società civile rendese, delle associazioni, degli enti intermedi e delle organizzazioni sindacali che guardano con attenzione al Partito Democratico.