Corigliano Rossano, Azione allo scoperto: «Salimbeni è il nostro candidato a sindaco»
È servita una plumbea mattinata di fine febbraio, a soli cento giorni dal voto amministrativo di Corigliano Rossano, per squarciare il silenzio in cui è piombata per anni la città. Ed in questa quiete assordante Azione ha ufficializzato la candidatura a sindaco del giovanissimo consigliere comunale Mattia Salimbeni. Una fuga in avanti che certamente ha destabilizzato il canonico centrodestra che in Regione conta anche sul supporto dei calendiani.
Deus ex machina dell’operazione Sailmbeni, il consigliere regionale e commissario cittadino di Azione, Giuseppe Graziano, il quale nei giorni scorsi ha tentato di spaccare quel canonico centrodestra di cui fa parte in regione, provando a far rientrare nel perimetro del terzo polo anche Forza Italia e scaricando – al contempo – Fratelli d’Italia. Ad ipotesi tramontata, Graziano non ha perso tempo.
Salimbeni sarà sostenuto dal cosiddetto terzo polo, attualmente composto da Azione ed i movimenti civici “Il Coraggio di Cambiare” e “Corigliano Rossano domani”, da cui il giovane candidato a sindaco proveniva prima di approdare tra le file calendiane.
Chi è Mattia Salimbeni
Il 26enne candidato sindaco di Corigliano Rossano può essere annoverato come enfant prodige della politica locale. Nato a Corigliano, laurea in giurisprudenza, praticante avvocato, dialettica facile, modi garbati, volto pulito, fanno di lui uno dei candidati – per certi versi – ideali e tra quelli che potrebbero piacere. È però fortemente contrario alla fusione, il che non depone benissimo nell’ottica della gestione della cosa pubblica in una fase ancora primordiale della “neonata” città (il 31 marzo compirà sei anni).
Salimbeni è stato coordinatore cittadino di Forza Italia giovani, fino alla sua elezione in consiglio comunale a sostegno di Flavio Stasi, contro cui si è poi scontrato, passando all’opposizione. Ed in assise ha occupato uno scranno anche e soprattutto grazie ai voti di Forza Italia che paradossalmente si è sempre dichiarata avversaria dell’attuale sindaco.
Ad inizio 2023 Mattia Salimbeni ed altri del movimento Corigliano Rossano domani hanno imboccato la via tracciata da Calenda ed oggi si ritrova candidato a sindaco della coalizione “Graziano”.
«I primi cinque anni di “Città nuova” sono stati un disastro»
Il partito di Azione ha reso pubblica la candidatura di Mattia Salimbeni con una nota, in cui pregiudizialmente azzerano e bocciano l’operato di Stasi. «I primi cinque anni di “Città nuova” sono stati un disastro. Un quinquennio baciato dal populismo, con una classe dirigente refrattaria ad ogni forma di confronto, nonché povera di una visione in grado di dare un corpo e un’anima alla città unica ma anche, semplicemente, in grado di farla funzionare. L’improvvisazione e il fiero “vivere alla giornata” di questi anni hanno impoverito il dibattito pubblico e reso la città più debole».
Secondo i calendiani locali «gli effetti, catastrofici, vengono deliberatamente “annacquati” da un battage propagandistico che esalta l’ordinaria amministrazione; dagli eventi di piazza e da un sindaco che ha ormai definitivamente rinnegato sé stesso e la sua storia, nonché tutti gli impegni presi verso la città. Non c’è chiarezza sulla spesa dei fondi. Non è attivo alcun processo di qualificazione che possa rendere questa città davvero autorevole – insistono da Azione – e competitiva nel quadro complessivo della Calabria. Anzi, sui grandi temi e sulle grandi vertenze, in questi cinque anni, ci si è nascosti o, ancora peggio, si è perso tempo, anestetizzando la democrazia».
Azione, spiegano poi, «ha individuato nel consigliere comunale Mattia Salimbeni la proposta di una candidatura a sindaco. Un nome condiviso all’unanimità anche dai movimenti civici Corigliano-Rossano Domani e Il Coraggio di Cambiare l’Italia, nonché da altri pezzi della rappresentanza politica cittadina».
«Mattia Salimbeni – concludono – risponde a quell’identikit di vero cambiamento e di rigenerazione liberale, riformista, progressista, democratica e costituente che la Città ora rivendica con forza: una persona capace, autorevole, giovane e dalle ampie vedute che in questi cinque anni si è distinta per la sua costante, garbata, costruttiva ed efficace attività di opposizione, dentro e fuori dal consiglio comunale. Lo stesso che ha avuto il coraggio di dire ‘no’ a Stasi, abbandonando la sua maggioranza e scegliendo di stare dalla parte della città».
L’ipotesi di lavoro del centrodestra
La candidatura di Salimbeni – giocoforza – innescherà reazioni nel centrodestra che tra riunioni previste in questo weekend ed il congresso nazionale di Forza Italia, avrà il suo bel da fare. Ad oggi la coalizione registra anche l’ingresso semiufficiale di Italia Viva del coordinatore cittadino Nicola Candiano.
Plausibile che a questo punto anche il centrodestra svelerà le sue carte prestissimo. Quali? C’è sa individuare il candidato sindaco ed dando per assodato che Lega e centristi non produrranno proposte, restano sul tavolo le carte di Fdi, Fi e la new entry Iv. I primi metteranno sul piatto l’ex deputato Giovanni Dima, l’ex sindaco di Rossano Orazio Longo ed il coordinatore cittadino Gioacchino Campolo, gli azzurri quella del coordinatore cittadino forzista, Giuseppe Turano. Italia Viva presumibilmente proporrà un altro ex primo cittadino, Stefano Mascaro. La sensazione è che i prossimi giorni saranno decisivi anche su questo versante.