Corigliano Rossano, il caso Baffa non ha violato le regole. L’ANAC fa chiarezza
L'Anticorruzione fa presente: «Nessun conflitto d’interesse per il consigliere comunale». Ma la gestione delle gare pubbliche resta sotto osservazione
La partecipazione della società Edilcamp S.a.s. a una gara d'appalto del Comune di Corigliano-Rossano ha suscitato polemiche per un possibile conflitto d’interessi. Il motivo? Tra i soci c’era anche il consigliere comunale di maggioranza Costantino Baffa. Ora però l’ANAC ha chiarito: in quel momento, non ci sono state violazioni alle norme sulla trasparenza o incompatibilità.
I fatti: un consigliere socio della ditta vincente
Il Comune ha chiesto all’ANAC un parere per sapere se fosse legittimo che la società Edilcamp, che aveva presentato l’offerta più conveniente per dei lavori pubblici, partecipasse alla gara nonostante la presenza tra i soci del consigliere Baffa. La questione era delicata: Baffa era ancora formalmente socio accomandante della ditta fino al 18 aprile 2025, pochi giorni prima dell’aggiudicazione.
Il parere dell’ANAC: «Nessuna influenza sulla gara»
L’Autorità ha analizzato tutta la documentazione e ha sottolineato che il ruolo di Baffa non ha avuto impatto diretto sul procedimento. Infatti: Non aveva incarichi gestionali nella società. Non era coinvolto nelle decisioni amministrative della gara. Il Consiglio comunale non ha preso parte alle scelte operative sull’appalto. Quindi, secondo l’ANAC, non si può parlare di conflitto d’interessi o incompatibilità. La società era libera di partecipare.
Un sistema da rivedere?
Nonostante l’esito favorevole per Baffa, l’ANAC ha segnalato un’altra questione importante: l’esistenza di “indizi rilevanti” che fanno pensare a una possibile concentrazione anomala delle offerte tra aziende riconducibili a due nuclei familiari. Le imprese in gara, infatti, sembrano aver presentato ribassi sospetti, molti dei quali riconducibili ad ambienti con legami familiari tra loro. È stato anche rilevato che alcune di queste aziende avevano lo stesso indirizzo.
L’ANAC ha suggerito alla stazione appaltante (cioè chi gestisce la gara) di approfondire. In caso di anomalie serie, potrà escludere le ditte coinvolte e scorrere la graduatoria per assegnare i lavori a chi segue. Il consigliere Baffa, secondo l’ANAC, non ha infranto la legge. Ma la gestione delle gare pubbliche resta sotto osservazione. Il Comune dovrà valutare con attenzione gli elementi raccolti, soprattutto per garantire correttezza, libera concorrenza e imparzialità nelle procedure di appalto.