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20/03/2024 ore 09.05
Politica

Corigliano Rossano, paradosso Pd. La base pur di non votare Stasi pensa a Straface

L’indicazione del partito regionale di appoggiare il sindaco uscente sbatte contro il dissenso dei democrat locali che si spostano verso il centrosinistra di Gino Promenzio. Un fuggi fuggi che alimenterà il campo largo che sostiene la candidata del centrodestra
di Luca Latella

I diktat, solitamente, non piacciono a nessuno. Men che meno in politica ed in un partito che per Dna si autodefinisce democratico ma poi cala dall’alto decisioni, candidati e strategie.  Come le pressioni imposte dalla federazione provinciale di Cosenza – via Stasi-Iacucci-Bevacqua-Irto al Partito democratico di Corigliano Rossano perché sostenga la candidatura del sindaco uscente – da qualche settimana alla base dell’ennesima/ultima faida interna.  

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L’ordine di stampo militaresco – sulla base del ricatto del commissariamento del circolo qualora non avesse avallato – ha spaccato definitivamente in due il Pd ionico lungo la dicotomia Stasi sì-Stasi no, con la stragrande maggior parte del partito che sostanzialmente si è già disimpegnato. 

Quella coscienza dem che ha ormai assunto i connotati della diaspora di massa – tranne il gruppetto di stasiani seduti al tavolo di centrosinistra guidati da Franco Pacenza – è probabile, a questo punto, che alle seconde elezioni amministrative della storia di Corigliano Rossano, sosterrà altre tesi.

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