Cosenza, fibrillazioni a Palazzo dei Bruzi per le elezioni provinciali
«Il capogruppo del Psi a Palazzo dei Bruzi, Raffaele Fuorivia, di concerto con il gruppo consiliare, per le mutate condizioni, rinuncia alla candidatura alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Cosenza che si terranno il 20/12/2023». Poche righe, fredde, per annunciare il passo indietro. Dal Comune di Cosenza nessun commento ufficiale da parte di nessuno, ma le confidenze sono fioccate. Il rumor più interessante? Quello di una divergenza di vedute tra il sindaco Franz Caruso – che da ciò che trapela appoggerà Giuseppe Ciacco – e il suo primo collaboratore Luigi Incarnato. Lo storico esponente socialista auspicava una convergenza verso il suo candidato, che non c’è stata.
Già la settimana scorsa avevamo evidenziato come sarebbe bastato spostare uno o due voti per decidere l’esito di un’elezione ed anche per questo motivo nel weekend si sono tenute le riunioni del PSI e del gruppo Franz Caruso Sindaco. Oggi la comunicazione ufficiale del diretto interessato che lascia campo libero verso la Provincia a Ciacco e probabilmente a Mimmo Frammartino che ha incassato il sostegno dei consiglieri comunali afferenti all’assessore De Cicco e del presidente del Consiglio Mazzuca. Nella medesima lista, “Provincia Democratica”, c’è anche il nome di Gianfranco Tinto che, al netto della defezione improvvisa di uno dei competitor, non nasconde legittime ambizioni «Io ci sono – ha scritto sui social -. Sono pronto a mettere le mie competenze e la mia tenacia a disposizione di una delle province più grandi d’Italia».
Le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Provincia di Cosenza si terranno il prossimo 20 dicembre e sono in gara cinque liste. L’Ente gestito dalla presidente Rosaria Succurro, eletta il 20 marzo del 2022, prima volta per una donna, vedrà un nuovo pubblico consesso ad accompagnarla nella seconda parte del suo mandato. A meno che da Roma non venga rivista la Legge Delrio. La novità è rappresentata dal numero di consiglieri che non sarà più 16, ma scenderà a 12 in quanto la popolazione è inferiore a 700mila abitanti.
Essendo un Ente di secondo livello, sono elettori tutti i sindaci e tutti consiglieri comunali del territorio provinciale. Il voto è ponderato sulla base di un coefficiente attribuito dall’ufficio elettorale prima dell’esame dei verbali dello scrutinio tenendo conto del numero degli abitanti, degli elettori e dei criteri di calcolo stabiliti dalla legge 56 del 2014 che ha riformato le Province.
Le fasce in cui è stato suddiviso il corpo elettorale sono cinque: la fascia A, fino a 3000 abitanti, ha un indice di ponderazione uguale a 21; la fascia B, da 3000 a 5000 abitanti, ha un indice di ponderazione uguale a 46; la fascia C, da 5000 a 10000 abitanti, ha un indice di ponderazione uguale ad 90; la fascia D, da 10mila a 30mila abitanti ha un indice di ponderazione uguale a 157; la fascia E, da 30001 a 100mila abitanti, ha un indice di ponderazione uguale a 384. A quest’ultima fascia appartengono i comuni di Cosenza e Corigliano Rossano che assumono un peso specifico enorme, mentre Rende non parteciperà alla tornata essendo stata sciolta per infiltrazioni mafiose e Mendicino perché è decaduta l’amministrazione.