Cosenza, Francesco De Cicco si è preso la città. Il candidato del popolo entra in Regione
Exploit in città: è il più votato con circa 3800 preferenze sulle 6mila totali. Inserito nella lista “Democratici Progressisti” a pochi minuti dalla chiusura, l’ha portata ad essere la prima nel territorio comunale di cui è assessore
Francesco De Cicco si è preso la città di Cosenza. Il dato forte consegnato dalle elezioni regionali in Calabria nella città capoluogo è questo. Il candidato del popolo ha sbancato battendo la collega di giunta Pina Incarnato ed entrando a Palazzo Campanella dalla porta principale. Nel comune di cui è stato assessore alla Manutenzione fino ad oggi ha totalizzato più di 3800 preferenze sulle 6mila complessive, confermandosi una macchina da voto perfetta.
Regionali Calabria, i voti e gli eletti di tutte le liste di Tridico nella Circoscrizione NordI timori che nel centrosinistra avevano al momento della composizione delle liste e da lui stesso denunciati nemmeno tanto velatamente erano fondati. Sulla base di tale ragionamento, per giorni fu rimbalzato da una lista all’altra. De Cicco è stato inserito in “Democratici Progressisti” solo pochi minuti prima della deadline del 5 settembre, perché in molti ritenevano che una sua buona performance potesse levare uno scranno in Consiglio a chi invece era stato già designato “in pectore” dai componenti del cosiddetto campo largo.
Così è stato, anzi a Cosenza la lista da lui portata alla ribalta è risultata incredibilmente la prima in assoluto. Se a ciò si aggiunge che la seconda è stata Tridico Presidente, viene naturale ricondurre ad una dimensione molto più circoscritta e autoreferenziale il ruolo di rappresentanza che hanno i partiti tradizionali in città.
Francesco De Cicco fu ago della bilancia già nel 2021 per l’elezione di Franz Caruso a Palazzo dei Bruzi. Determinante il suo endorsement, giunto tramite videomessaggio social visualizzato da più di centomila utenti, con cui annunciava di aver stretto un accordo con il futuro primo cittadino. L’intesa prevedeva due assessorati (il suo e di Pasquale Sconosciuto) in cambio del sostegno al ballottaggio.
Quattro anni dopo e a margine di una vicenda giudiziaria da cui è stato assolto in primo grado, adesso l’avventura in Regione. In campagna elettorale ha puntato tutto su due punti: sanità pubblica e carenza idrica. In particolare, detenendo la delega alla Manutenzione, quotidianamente ha documentato i problemi delle condotte che lasciano a secco decine di comuni. A Palazzo Campanella potrà bussare direttamente agli uffici della Sorical.