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26/05/2023 ore 21.18
Politica

Cosenza, imponente manifestazione di piazza il 10 giugno: «No all'autonomia differenziata»

Quindici amministrazioni comunali sfileranno di fianco alla Cgil e alla Uil. Hanno dato adesioni docenti, costituzionalisti e una lunga serie di politici e partiti di centrosinistra
di Redazione

«Sabato 10 giugno, a Cosenza, saremo in piazza contro le misure normative del Governo Meloni sull’autonomia regionale differenziata che, se realizzate, avranno ricadute drammatiche e certamente peggiorative delle diseguaglianze sociali e territoriali in essere, specialmente sui territori meridionali già da tempo colpiti da fenomeni di impoverimento, degrado e spopolamento». Lo ha comunicato la Camera del Lavoro di Cosenza che evidenziato l’adesione, tra gli altri, di Michele Santoro.

Le adesioni sono imponenti e abbracciano non solo il mondo del sindacato (Cgil e Uil), ma soprattutto il mondo politico. Ad aver già dato la propria adesione ci sono parlamentari e consiglieri regionali, ma anche tutta una serie di amministratori locali, di associazioni, Proloco, costituzionalisti e docenti universitari. Insomma, la piazza sarà eterogenea, ma assolutamente compatta nel ribadire il no al ddl Calderoli.

«A Cosenza ed in Calabria, con la manifestazione intendiamo dare ulteriore forza e sostegno all’impegno profuso in questi mesi da tanti soggetti sociali, culturali, associativi, politici ed istituzionali, per contrastare i disegni secessionisti, in difesa della Costituzione. Gli obiettivi della manifestazione – si legge in una nota – sono anzitutto il ritiro del “ddl. Calderoli” (A.S. 615) e il sostegno alla approvazione della “Legge d’Iniziativa Popolare – Villone” che interviene sul vero cuore del problema dell’Italia: la frammentazione eccessiva delle competenze normative e amministrative, la debolezza degli interventi perequativi, l’assenza di livelli uniformi di godimento dei diritti di cittadinanza, le fragilità del SSN e l’organizzazione della Sanità Pubblica scomposta da oltre 20 anni di eccessiva regionalizzazione ed in Calabria di commissariamento».

«E’ nostra intenzione – continua il comunicato di presentazione della manifestazione del 10 giugno a Cosenza – opporci fermamente alla “secessione dei ricchi” (voluta solo da alcune delle forze politiche della maggioranza parlamentare), puntando in primo luogo a difendere L’unità nazionale, la centralità parlamentare, l’eguaglianza sociale e territoriale, in una Europa sociale e solidale».

«Abbiamo ben chiare e distinte le priorità sociali ed economiche del Paese e del Mezzogiorno, che sono in particolare:

Per queste ragioni facciamo appello alla sensibilità di tutte le cittadine e di tutti i cittadini, alle lavoratrici ed ai lavoratori, le studentesse e gli studenti, le pensionate ed i pensionati». Di seguito l’iniziale lista delle adesioni, di cui riportiamo le amministrazioni, sindacati, esponenti politici e partiti: