Sezioni
22/04/2024 ore 14.57
Politica

Cosenza, la minoranza trova il sindaco alla conferenza sul Planetario: «Gli sta bene che resti chiuso»

L'opposizione consiliare accusa l'amministrazione dopo i furti: «Le porte sbarrate sono un problema in meno per loro. Poi però, dopo i danni, mandano a ripulire il piazzale. Qui c'è un problema politico»
di Antonio Clausi

La questione del Planetario “Giovan Battista Amico” di Cosenza al centro della denuncia pubblica effettuata questa mattina dai consiglieri comunali di centrodestra, ma con un colpo di scena non digerito. All’ora dell’appuntamento fissato con la stampa, alle ore 11, sul posto c’erano anche il sindaco Caruso per un sopralluogo e gli operai delle cooperative che stavano ripulendo l’area antistante dalle sterpaglie cresciute negli anni. Zero interazioni, ma bordate da una parte e dall’altra, con il primo cittadino che, dicendo di non sapere del briefing con i giornalisti, ha rimbalzato ai mittenti le accuse provenienti dai suoi oppositori politici. Di questo, tuttavia, ne riferiamo in un articolo a parte (clicca qui).

Leggi anche ⬇️

Fatto sta che dopo i furti e gli atti vandalici venuti alla luce la scorsa settimana, i consiglieri di minoranza avevano indetto una conferenza stampa proprio all’esterno della struttura abbandonata all’incuria e fatta oggetto da veri e propri raid da parte di ladri e balordi. «Allarmi e telecamere ci sono, al momento dell’inaugurazione furono installati regolarmente – hanno detto – ma non sono stati riattivati. Ci fa piacere però che le nostre rimostranze abbiano sortito gli effetti odierni. Il piazzale andrebbe pulito di continuo e il sindaco si è accorto di quanto accadeva».

Ancora non è stato possibile quantificare i danni subiti, ma Francesco Spadafora, Giuseppe D’Ippolito, Ivana Lucanto, Francesco Caruso, Michelangelo Spataro, Alfredo Dodaro, Francesco Cito, Antonio Ruffolo e Francesco Luberto hanno inteso rimarcare lo stato di abbandono e contestare il fatto che «in due anni e mezzo nulla l’amministrazione Caruso ha fatto per tenere in piedi la struttura». «È vero – hanno spiegato – c’è un costo per l’energia, ma ci sono tante soluzioni. Ad esempio le somme destinate alla manutenzione straordinaria potevano parzialmente essere investite per installare i pannelli solari. Invece l’assessore al ramo (De Cicco, ndr) ha detto che per i cittadini sono le buche. Stiamo parlando di cifre di 200-250mila euro a fronte di introiti di circa 80mila riscontrati da aprile 2019 a febbraio 2020».

I consiglieri di minoranza sostengono la tesi che al Comune «sta bene che il Planetario resti chiuso così da non ingegnarsi per trovare una soluzione. Prima del riequilibrio straordinario era difficile gestire la situazione – hanno ammesso – ma ora, col bilancio approvato, avevano la possibilità di risolvere la cosa. La loro è stata quindi una scelta tutta politica e di questo devono darne conto a tutta Cosenza».

Nel ribadire la «mancanza di azione da parte dell’attuale squadra di governo», Spataro e i colleghi di minoranza hanno annunciato altri sopralluoghi nella zona dei Bocs Art e un’interrogazione al sindaco. «Non abbiamo ancora chiaro – hanno evidenziato – se ci sia disinteresse o incapacità di gestione verso una struttura che rappresenta un volano di crescita sociale, civile, economica e scientifica. Si poneva all’attenzione di un pubblico vasto e poteva indurre un flusso turistico significativo, mentre oggi è stato lasciato all’incuria».

Poi la chiosa. «Le competenze del Planetario di Cosenza sono state spostate dalla cultura al Patrimonio: in entrambi i casi non c’è un assessore che possa prendere di petto la situazione. Questa amministrazione fa solo propaganda con CIS e Agenda Urbana, entrambi avviati da noi. Dove c’è qualcosa di incanalato, vedi il PSC, pertanto vanno in continuità. Dove c’è da agire con segni di discontinuità, restano immobili. Per non parlare del piano periferie. La zona di Gergeri, proprio grazie al Planetario, al ponte San Francesco e alle altre opere infrastrutturali prevede premialità per i costruttori». In apertura di articolo l’intervista video a Francesco Caruso.

Leggi anche ⬇️
Leggi anche ⬇️