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15/12/2022 ore 20.16
Politica

Cosenza, l'opposizione alla carica: «Cosenza è una città spenta»

Sulla scia delle esternazioni di Mario Occhiuto i consiglieri di minoranza puntano il dito contro l'amministrazione Caruso: «Invece di perdere tempo in inutili proclami e polemiche sarebbe stato più utile spendersi fin da subito per trovare una soluzione»
di Redazione

La compagine consiliare di minoranza del Comune di Cosenza va alla carica sulla scia delle esternazioni dell’ex sindaco Mario Occhiuto e interviene ancora una volta per commentare «il preoccupante immobilismo in cui versa la città». «A prescindere dal merito delle polemiche emerse sui social negli ultimi giorni – scrivono -registriamo un atteggiamento totalmente rinunciatario e superficiale. Negli anni passati, anche in periodo di dissesto e nonostante l’esiguità dei fondi disponibili, le stanze degli amministratori e del sindaco erano scenario di attività frenetiche, volte a ricercare a tutti i costi le soluzioni per fornire risposte ai cittadini, coinvolgendo tutte le risorse della città, consapevoli del valore aggiunto di certe iniziative sul piano dell’attrattività (e, quindi, del ritorno economico) e su quello della coesione sociale.

Oggi non cogliamo la stessa volontà, lo stesso impegno, la stessa tensione volitiva, mancano completamente le idee, manca l’amore e la passione per la città, manca il coraggio di affrontare i problemi e di mettersi quando è necessario anche a rischio. Del resto, la comparsa in queste ultime ore di alcune luminarie sul tanto criticato corso principale non possono che darci ragione, a prescindere dal metodo utilizzato, dalle linee di finanziamento eventualmente trovate, è evidente che, invece di perdere tempo in inutili proclami e polemiche sarebbe stato più utile spendersi fin da subito per trovare una soluzione.

Cosenza non è una città spenta solo oggi per l’assenza di luminarie, è una città spenta da un anno per l’assenza di capacità amministrativa, di visione, di programmazione, di guida e coordinamento dei processi e delle azioni. Il lamento è l’unico messaggio mediatico che l’attuale amministrazione continua a mandare alla città, tramite le dichiarazioni di un sindaco scarso della consapevolezza che, di fronte ai problemi, chi è forte e capace trova delle soluzioni, chi è debole e incapace cerca degli alibi. Planetario ancora chiuso, stato di degrado diffuso, sporcizia e cumuli di rifiuti in ogni angolo, tante opere pubbliche già avviate (e perfino consegnate dalla precedente amministrazione) ferme al palo, con rischio di perdita di ingenti finanziamenti e di gravi danni per il Comune (tra gli altri, l’obbligo di risarcire le imprese appaltatrici per i mancati lavori). Questo oggi è il desolante scenario. Speriamo sempre in futuro migliore».