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18/10/2022 ore 22.59
Politica

Cosenza, sì al piano di riequilibrio decennale. Approvato il preventivo '22-'24

In un acceso consiglio comunale passa, a netta maggioranza, la manovra finanziaria. Ma è show tra citazioni di Craxi e lo scontro a tre Francesco Caruso-Giordano-Mazzuca. Il sindaco: «Questo è un bilancio vero»
di Antonio Clausi

Il consiglio comunale di Cosenza ha detto sì al piano di riequilibrio decennale da approvare entro 90 giorni. Era conditio sine qua non al semaforo verde concesso dal pubblico consesso al bilancio preventivo 2022-2024. Il passaggio discusso in aula è stato funzionale ad evitare un nuovo default dell’Ente. Dilazionando su un periodo così ampio il disavanzo, Palazzo dei Bruzi avrà un minimo margine di manovra fermo restando che si prospettano per i cittadini tempi duri. Il tutto considerando l’ottimizzazione delle entrate (leggasi tributi) che si intende perseguire.

Bilancio, il voto in consiglio comunale a Cosenza

A parte i consiglieri Savastano, Sacco, Bresciani e Graziadio assenti per vari motivi, la maggioranza è risultata compatta come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Giuseppe Mazzuca. Sono stati 21 i voti a favore e 7 quelli contrari. Hanno espresso parere negativo al piano di riequilibrio Spadafora, D’Ippolito e Lucanto di Fratelli d’Italia, Cito e Dodaro di Visione Occhiuto, Caruso e Spataro del Gruppo Misto. Al contrario, Alimena, Mascaro, D’Antonio, Tinto, De Paola e Trecroci del Pd, Commodaro, Ciacco, Turco, Cozza e Penna di Franz Caruso Sindaco, Golluscio, Fuorivia e Costanzo del PSI, Puzzo di Cosenza Libera e Gigliotti di Francesco De Cicco sindaco hanno dato la loro approvazione. Stesso discorso per per Rende e Luberto di Bianca Rende Sindaca che però hanno votato no al bilancio di previsione 2022-2024.

Lo scontro tra Caruso, Giordano e Mazzuca

Nel corso della discussione i toni si sono alzati, al pari dei decibel degli interventi, quando l’assessore al Bilancio Francesco Giordano ha preso la parola per la controreplica alle invettive dell’opposizione. Ne è nato un battibecco con Francesco Caruso, che si è protratto per qualche minuto, su questioni trattate nei giorni scorsi in commissione. A quel punto il presidente Giuseppe Mazzuca si è inserito nello scambio di ingiurie per riportare, a fatica, il dibattito sui binari della cordialità. Dopo un parere della segretaria generale Virginia Milano è tornata la calma.

Caruso e quel riferimento a Bettino Craxi

«Il metro dell’assessore Giordano è il metro dalla mia squadra di governo – ha detto il sindaco Franz Caruso -. Misuriamo correttezza e competenza esattamente allo stesso modo. Oggi è il sesto strumento finanziario che approviamo, ma solo il primo della mia amministrazione. Se non avessimo fatto lo stesso, sapete tutti quale sarebbe stato l’epilogo. Oggi è molto diverso dalle condizioni trovate nel 2011 con progetti finanziati e pronti ad essere realizzati. Io non ho avuto questa fortuna, al contrario abbiamo dovuto faticare per salvare quelli per i quartieri periferici e per il centro storico. Inoltre nel 2011 ci sarà stato sicuramente del disavanzo, ma non di certo il dissesto. Noi volevamo un bilancio vero e un bilancio vero stiamo approvando».

«Noi non ci siamo messi a piangere – ha detto rispondendo nella fattispecie a Francesco Caruso – perché basterebbe solo citare il CIS, Agenda Urbana e il nuovo bando per rifiuti a sgombrare il campo da immobilismo e disorganizzazione. La nostra politica è in linea con ciò che ha detto la Corte dei conti: in questo Comune non ci sono entrate, cosa per la quale abbiamo messo in campo delle contromisure. L’azione amministrativa degli ultimi cinque anni è oggettivamente indifendibile». Poi cita Craxi tra gli applausi dei suoi per evidenziare che, a suo avviso, dall’opposizione nessuno ha risposto nel dettaglio agli atti d’accusa sulla passata gestione di Palazzo dei Bruzi.