Strutture socio-assistenziali a rischio chiusura: incontro a Cosenza tra Caruso e altri sindaci
I sindaci dell’Ambito Sociale n.1 chiedono alla Regione Calabria risorse certe: «Senza fondi, servizi essenziali a rischio già dal 2026»
L’allarme è concreto e condiviso da tutti: senza un adeguato intervento della Regione Calabria, dal 2026 le strutture socio-assistenziali dell’Ambito Territoriale Sociale n.1 rischiano la paralisi. A lanciare il grido d’allarme è il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, nella sua veste di presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ambito, durante un incontro partecipato con gli altri sindaci e i rappresentanti delle strutture che operano sul territorio.
Il nodo è l’insufficienza dei fondi stanziati dalla Regione a fronte della riforma del regolamento che ha aumentato gli obblighi, senza però garantirne la copertura economica. «Non possiamo scaricare sulle famiglie la responsabilità dell’assistenza a persone fragili, anziani, donne vittime di violenza o senza dimora – ha affermato Caruso –. Grazie a un lavoro intenso dei nostri uffici, siamo riusciti a reperire risorse per coprire i costi fino al 31 ottobre, e stiamo lavorando per arrivare a dicembre. Ma dal prossimo anno, senza risorse regionali, tutto salterà».
Dello stesso avviso i sindaci di Spezzano della Sila, Salvatore Monaco, e di Zumpano, Fabrizio Fabiano, che hanno duramente criticato l’atteggiamento della Regione. I rappresentanti delle strutture hanno espresso apprezzamento per la tempestività e il metodo partecipativo adottato dai sindaci, che ha permesso – almeno per il 2025 – di evitare lo stop alle attività.
Ma il 2026 incombe, con forti preoccupazioni. «Serve un intervento strutturale della Regione Calabria – è la posizione unanime –. Senza un emendamento alla riforma del regolamento e senza coinvolgimento degli Enti locali, non si potrà rispondere ai bisogni delle comunità».
È stato deciso che nelle prime settimane di settembre sarà chiesto un incontro urgente al Dipartimento regionale delle Politiche sociali, con una delegazione delle strutture, per trovare una soluzione definitiva che tuteli beneficiari e operatori.