Cosenza, Turco shock: «Occhiuto merita 60mila schiaffoni». Arnoni: «Vergogna, si dimetta»
Hanno fatto molto rumore le dichiarazioni del consigliere comunale di Cosenza Francesco Turco. «Roberto Occhiuto ha eretto il muro del silenzio rispetto alle tante domande che costantemente gli vengono rivolte circa lo sfascio della sanità in Calabria ed a Cosenza…. e non solo della sanità. Mario Occhiuto – scrive in una nota – invece, parla spesso ed a sproposito di quelli che, invece, sono i danni che ha lasciato in eredità alla sua città. Sessantamila schiaffoni bisognerebbe dare a Mario Occhiuto per il male che ha fatto a Cosenza e non basterebbero.
Il fatto è che noi siamo per la non violenza, ma quando si leggono certe baggianate la rabbia prende il sopravvento, com’è nelle umani gente. I sessantamila euro di finanziamento di cui parla a cosa si riferiscono? Sono al netto dei 46mila euro per i festeggiamenti roboanti dell’inaugurazione dell’opera, lasciata, però, incompleta?» E ancora. «Anche in politica c’è bisogno di correttezza e di dignità, personale prima di tutto. Con quale coraggio l’ex sindaco di centrodestra parla ancora di Cosenza, dopo che ne ha svuotato le casse dell’Ente, depredato ogni servizio pubblico, spendendo e spandendo alle spalle dei cittadini che oggi sono i primi a pagare i disastri di cui si è macchiato? Viale parco sventrato e la metropolitana definanziata, l’ospedale HUB regionale dell’Annunziata annunciato e poi eliminato dalla rete ospedaliera regionale. Il tutto mentre sta impoverendo Cosenza e la sua comunità, di importanti servizi sanitari come la Terapia Intensiva Pediatrica e il punto nascita del Sacro Cuore».
A rispondere alle affermazioni di Turco è Michele Arnoni (FdI): «Sono stato forse il più acerrimo oppositore di Mario Occhiuto quando non ho condiviso alcune sue scelte amministrative da sindaco di Cosenza, così come sono oppositore dell’attuale giunta che sta facendo sprofondare la città nel più totale degrado. Ma in un dibattito civile, anche aspro, in un momento storico in cui sembrerebbe che anche a livello nazionale qualcuno voglia rievocare epoche violente del passato per fortuna superate, non si possono utilizzare simili termini, di una violenza verbale inaudita, nei confronti di un avversario politico, ex sindaco e Senatore della Repubblica Italiana. È assolutamente vergognoso. Oltre ai “sessantamila schiaffoni che bisognerebbe dare a Mario Occhiuto”, cui va la mia solidarietà, addirittura, nella stessa nota, il consigliere Turco esordisce: “il fatto è che noi siamo per la non violenza, ma la rabbia prende il sopravvento, com’è nelle umani gente». Si cerca, quindi, di istigare altri alla violenza, perché “loro”, essendo per la “non violenza”, non possono farlo. Un ragionamento molto contorto, da censurare e condannare, anche d’ufficio da un punto di vista penale.
Se l’attuale sindaco di Cosenza, Franz Caruso, non si dissocia e non prende le dovute, opportune ed immediate distanze dal suo stesso consigliere comunale, il quale farebbe bene a dimettersi, nonché peraltro suo delegato ai rapporti con le Comunità Religiose (sigh!), delega che a questo punto gli andrebbe quantomeno revocata, significa che è il mandante di un simile agguato verbale. E la cosa è alquanto grave!»