Cosenza, una parte del Pd vuole puntare sul Psa anziché sul nuovo Psc
Lunedì 3 marzo a Cosenza alle ore 17,30 presso l’Hotel Royal si terrà un’iniziativa pubblica sul tema: “QUALE COSENZA: Prospettive future. Dal Piano Stutturale Comunale al Piano Strutturale Associato“. L’iniziativa è promossa dai “Democratici per la Calabria” la nuova area che si è costituita per «rilanciare un PD che in Calabria vive da anni una crisi politica, elettorale e organizzativa strutturale” e per “riportare nel PD e/o costruire un rapporto con tutte quelle forze che in questi ultimi anni si sono allontanate o sono state costrette ad allontanarsi e che hanno preferito proseguire la loro militanza, il loro impegno politico e civico nelle tante associazioni e movimenti che negli anni si sono costituiti nella nostra Regione».
Certamente l’indizione dei congressi in Calabria da parte della direzione Nazionale può rappresentare un’occasione per riaprire una fase nuova di confronto, di discussione e di apertura che rilanci un Pd calabrese asfittico, rinsecchito e marginale. Superare la conventio ad excludendum è il primo passo affinché tutti e diciamo tutti abbiano la possibilità di partecipare e decidere. Chiaramente ciò presuppone regole congressuali chiare e definite e soprattutto che si eviti la mercificazione del tesseramento, male ormai endemico del partito.
L’iniziativa di lunedì parte dalla necessità espressa da tutti i partiti e le Associazioni che durante la campagna referendaria per la città unica si sono confrontati e divisi circa la prospettiva di un unico comune, ma che si sono ritrovati concordi sulla necessità di realizzare un’area urbana integrata a partire dai servizi e dalle infrastrutture. Questo comune sentire non può che affermarsi se non attraverso politiche di programmazione urbana a partire dal PSA che veda protagonisti non solo le amministrazione dei tre Comuni precedentemente interessati alla città unica, ma anche tutte quelle municipalità che ruotano intorno alla città capoluogo.
E’ per questo che riteniamo poco utile ed inopportuno proseguire nell’adozione e nel”approvazione dei Piani Strutturali Comunali o di variati di essi, che prevedano nuove cubature a Cosenza come nell’area urbana.Tanti sono le case sfitte ed in vendita che non trovano risposte in un mercato immobiliare in crisi ormai da più anni; mentre forti e da tutti denunciate, sono le carenze di servizi ed infrastrutture nell’area urbana dei tre comuni contigui che rendono difficile la vivibilità e la fruibilità del territorio da parte di coloro che la vivono.
Riteniamo pertanto utile aprire un dibattito ed un confronto politico amministrativo sul futuro di Cosenza e dell’area urbana, alla luce degli errori compiuti dal Centro Destra nel decennio precedente, caratterizzato da rinchiusure municipalistiche che hanno riportato indietro processi di conurbazione avviati dalla Sinistra negli anni precedenti.
Democratici per la Calabria
