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17/12/2025 ore 18.54
Politica

Tirocinanti TIS, l’opposizione attacca: Consiglio straordinario contro il silenzio del Comune di Crosia

Forza Italia e CambiaVento chiedono un Consiglio comunale straordinario: «Scelte politiche precise, non scuse tecniche»

di Redazione

La vicenda della mancata stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale arriva ufficialmente sul tavolo politico del Comune di Crosia. I gruppi consiliari di minoranza di Forza Italia e CambiaVento hanno infatti depositato al protocollo dell’Ente una richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario, puntando il dito contro l’Amministrazione per quella che definiscono una scelta politica precisa e non una necessità tecnica.

Nel documento, i consiglieri di minoranza ricostruiscono l’origine della vicenda, esplosa dopo la comunicazione del 5 dicembre, con cui il Comune di Crosia ha disposto l’interruzione del tirocinio per sei lavoratori TIS. Una decisione che, spiegano, ha acceso il confronto politico e sociale nelle ultime settimane.

Secondo quanto riportato nel comunicato, «le giustificazioni fornite dalla prima cittadina non hanno convinto né i sei tirocinanti né tantomeno i gruppi di minoranza», che accusano l’Amministrazione comunale di «non aver fatto quanto doveva per tutelare queste figure particolarmente vulnerabili». Ma l’affondo è ancora più netto quando si afferma che «la mancata stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale è il frutto di precise scelte politiche ed amministrative di questa maggioranza», accusata di continuare a fare «buon viso e cattivo gioco».

Uno dei punti più contestati riguarda il dissesto finanziario, indicato dal sindaco come causa primaria dell’impossibilità di procedere alle stabilizzazioni. Una tesi che, per Forza Italia e CambiaVento, non regge. Nel documento si legge infatti che tale giustificazione sarebbe «sconfessata dai provvedimenti della Regione Calabria che consentivano anche ai comuni in dissesto la possibilità di stabilizzazione». I consiglieri citano inoltre altri enti locali, anch’essi in dissesto, che avrebbero comunque portato a termine il percorso di stabilizzazione dei propri tirocinanti.

Da qui la richiesta di «fare emergere la verità senza ombre o maldestri tentativi di confondere cittadini e soprattutto i tirocinanti». Per i gruppi di minoranza, «non è più pensabile continuare ad amministrare questo Comune con tale approssimazione e leggerezza», un metodo che, denunciano, starebbe conducendo il territorio «verso il baratro».

Il passaggio più duro riguarda l’impatto sociale della decisione. I consiglieri sottolineano come i Tirocinanti di Inclusione Sociale siano le vere vittime della vicenda, ricordando che la Regione Calabria aveva investito per «trasformare un percorso di inclusione in una reale opportunità di lavoro stabile». Al contrario, la scelta del Comune di Crosia viene definita «un grave atto di ingiustizia sociale» e «una scelta politica incomprensibile».

Per questo motivo, i quattro consiglieri di minoranza hanno formalizzato una richiesta congiunta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario avente ad oggetto «l’esame della grave situazione determinatasi a seguito della nota di sospensione delle attività dei lavoratori TIS ed analisi della dotazione organica complessiva, anche in relazione alle altre figure precarie in servizio».

Secondo Forza Italia e CambiaVento, è proprio il Consiglio comunale, «massimo organo rappresentativo della comunità», il luogo deputato a fare piena luce su una vicenda che, concludono, «macchia in maniera indelebile una maggioranza che non ha il coraggio nemmeno di difendere le proprie scelte».