Diamante, il consigliere di maggioranza Francesco Liserre rassegna le dimissioni
La decisione, «irrefutabilmente sofferta», sarebbe arrivata unicamente per l’impossibilità di conciliare gli impegni politici e professionali. Al suo posto entrerà l’architetto Annamaria Magliano
Breve, ma intensa. Si potrebbe riassumere così l’esperienza nel consiglio comunale di Diamante dell’avvocato Francesco Liserre, che oggi ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. Eletto nella lista “Nuova era” del sindaco Achille Ordine, dopo un alterco pubblico aveva fondato un gruppo indipendente, “Alternativa Democratica”, salvo poi tornare al fianco del primo cittadino dopo aver risolto pacificamente le vecchie ruggini e suggellato la ritrovata intesa con un abbraccio che aveva aperto a un nuovo percorso politico. Oggi, la nuova decisione: Liserre si è dimesso dalla carica.
I motivi
Stando a quanto riferisce l’avvocato Liserre, la sua decisione sarebbe da imputare unicamente ai numerosi impegni professionali. «Tale decisione –scrive l’ormai ex consigliere in una nota - irrefutabilmente sofferta, è intrinsecamente correlata alla dimensione ontologica umana, allorquando, l’uomo stesso, diventa creatore di valori. Non più l’essere sottomesso nella casualità, ma l’essere per sé, come dice Sartre, creatore di valori, del suo avvenire che dipende soltanto da lui. Orbene, da questa assoluta responsabilità dell’uomo dinanzi a sé stesso, nasce l’angoscia della scelta di cui parlava Kierkegaard nella sua celebre opera, “Aut -Aut”.
Per me, la scelta è perseverare nella sacra missione dell’avvocatura, perché “essere avvocato” - ben altra cosa dal “fare l’avvocato” - è una scelta per sempre! Oggi, tra essere l’advocatus, nella sua più fedele accezione semantica del “chiamato in soccorso” e fare politica, scelgo, seppur con l’inevitabile disagio dell’intimo tormento, l’avvocatura, nobile professione di umanità, della quale, con orgoglio, continuo a rivendicare la sua ineludibile centralità di insopprimibile baluardo di dignità e autentica legalità».
L’ingresso di Annamaria Magliano
Il suo posto in consiglio comunale sarà occupato dalla prima dei non eletti. «Sarò onorato di essere degnamente sostituito dall’ottimo Arch. Annamaria Magliano - comunica Liserre -. mia cara amica e donna di elevato spessore, umano e professionale. La stessa, certamente, conferirà prestigioso supporto al mio Gruppo di appartenenza a cui auguro la necessaria serenità di un etico confronto dialettico con la Minoranza consiliare, insopprimibile colonna portante del prestigioso edificio democratico. Diversamente, ogni lodevole impegno, resterebbe svilito di forma e contenuti, alimentando le intollerabili divisioni di un popolo che, a gran voce, invoca armoniosa unità».
Il peso del dovere
«Molti errori ho commesso durante questa mia breve esperienza amministrativa – continua Liserre –, e di questo chiedo scusa al popolo che, probabilmente, sarà rimasto deluso, talvolta, da alcune mie “virulenze dialettiche”.
Tuttavia, dall’errore, ho ben compreso come l’agire dell’uomo debba essere sempre guidato, nella consapevolezza dei propri limiti, a rincorrere l’utopia di quell’orizzonte irraggiungibile, necessario ad andare avanti sempre, anche da soli: soli con il peso del proprio dovere e il dovere dell’intramontabile fede nell’affannoso perseguimento del bene comune».
La delega alle legalità
La decisione di Liserre avviene all’indomani di un’altra decisione: quella di rimettere le deleghe alla Legalità. Venerdì scorso, l’avvocato diamantese aveva maturato la scelta poiché durante la celebrazione cittadina in onore delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale aveva «constatato, unitamente alla maggior parte dei cittadini e del mio gruppo politico di appartenenza, l’inusitata assenza dei militari della locale Stazione dei Carabinieri, impegnati, tuttavia, all’istituzionale presidio durante la coeva cerimonia svoltasi nel limitrofo Comune di Maierà».