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06/06/2022 ore 16.36
Politica

ELEZIONI AIELLO CALABRO | Tre domande al candidato sindaco Antonio Caputo

«Dignità, libertà e onestà sono la mia bussola. Necessario ristabilire nel paese, legalità morale e politica»
di Salvatore Bruno

Per lungo tempo Aiello Calabro è stato retto da Franco Iacucci, già presidente della Provincia di Cosenza ed attuale consigliere regionale. Lei si pone come amministratore di rottura?

«No, non devo rompere niente. Se non la sua egemonia totale. Quella egemonia esercitata sugli aiellesi e sul territorio. Ad Aiello Calabro si dice: non si muove foglia che lui non voglia. E io aggiungo non vola uccello che lui non voglia. La gente, anche se vuole un figlio, va a chiedere il permesso a lui. Io più del politico ho voglia e necessità di cambiare la politica del politico; una politica fatta di intrallazzi e tradimenti politici ed ideologici e di promesse quasi mai mantenute. Penso sia giunto il momento di educare i nostri giovani, nel vivere quotidiano e nel fare politica, a valori imprescindibili per ogni individuo quali la dignità, la libertà e l’onestà che poi abbiamo rappresentato nel simbolo della lista che mi sostiene».

Quali sono le priorità su cui intende lavorare se dovesse essere eletto?

«Ristabilire la legalità morale e politica. Si può e si deve fare politica onestamente, sviluppando idee e concetti amministrativi utili e a vantaggio della collettività. non del singolo».

Quali sono gli elementi su cui puntare per mantenere vivo ed attrattivo il borgo di Aiello Calabro?

«Valorizzazione del territorio, rendendo un paese vivibile, pulito e gradevole per 365 giorni all’anno. E non solo in occasione del periodo estivo, di qualche festa, o del periodo elettorale. Fare cose semplici e utili al paese, come mettere cestini di raccolta rifiuti, tabelle di affissione nel centro storico e nelle campagne. Non puntare ad opere megagalattiche fini solo a se stesse: sono spreco di denaro pubblico e nessun vantaggio portano alla comunità».