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17/05/2025 ore 16.00
Politica

Elezioni Rende, Libera propone un "Patto per la città" contro mafia e corruzione

Il presidio di Cosenza, con l'associazione "Insieme per il Bene Comune", ha chiesto a Principe, Bilotti, Ghionna, Gallo e Bonanno di incontrarsi lunedì e sottoscrivere l'impegno
di Redazione

Non è stata per il momento una campagna elettorale dai toni alti. Qualche colpo basso fisiologico in un periodo così carico di pathos, ma l’avvicinarsi alle elezioni di Rende non ha dato particolari segni di criticità. Ad ogni modo le associazioni “Libera contro le mafie”, tramite il presidio di Cosenza con la sua referente Franca Ferrami, e “Insieme per il Bene Comune” auspicano che i cinque candidati a sindaco sottoscrivano un “Patto per la città” contro mafia e corruzione. Hanno indirizzato la richiesta a Giovanni Bilotti, Marco Ghionna, Sandro Principe, Luciano Bonanno e Rossella Gallo. L’incontro dovrebbe per la sottoscrizione del patto tenersi lunedì alle 17.30 alla Biblioteca civica di Rende.

Il Patto si configura come un patto etico, civico e politico tra i candidati e le candidate, i rappresentanti eletti e il corpo elettorale. L’obiettivo è costruire un percorso di co-governance: cittadini non più semplici spettatori, ma protagonisti attivi delle scelte pubbliche.

Il documento prevede impegni precisi:

Il cuore del patto: legalità, trasparenza, inclusione

Il patto legalità viene declinato in molteplici dimensioni:

Governance aperta e cittadini monitoranti

Uno dei punti più innovativi del patto è la promozione di una “comunità monitorante e collaborante”, composta da cittadini attivi e informati che affiancheranno – anche in modo critico – l’amministrazione comunale. È previsto:

Un impegno anche per gli elettori

Il patto legalità non chiama in causa solo i rappresentanti politici, ma anche i cittadini. A loro viene chiesto di non chiedere favori personali, di partecipare attivamente alla vita democratica, di offrire un contributo critico e costruttivo per migliorare la città, anche quando al governo c’è chi non si è votato.