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07/08/2025 ore 18.10
Politica

Flavio Stasi attacca: «Il Ponte sullo Stretto è una tortura»

Il sindaco di Corigliano Rossano contro Occhiuto e il centrodestra: «Sprechi, tagli e finti scoop, così la Calabria affonda»

di Redazione
Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano

Il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, affida a una durissima nota pubblica il suo giudizio sull’attuale governo regionale e nazionale, denunciando «il disastro» della gestione del centrodestra e definendo l’approvazione al CIPESS del progetto del Ponte sullo Stretto «un monumento all’inutilità».

«Per mesi abbiamo sentito raccontare che il Ponte sarebbe servito a ottenere l’Alta Velocità – scrive Stasi – invece è arrivato solo il taglio di 10 miliardi destinati alla Calabria. Chi aveva ragione?»

Nel suo affondo, il primo cittadino elenca le infrastrutture fondamentali ancora incompiute o rimaste al palo: la SS106, la ferrovia ionica, i lavori sulla Tirrenica, la “lunetta” di Sibari. E aggiunge: «Mancano perfino i fondi per chiudere i passaggi a livello».

Accuse pesanti anche al presidente della Regione e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, definito «impegnato solo a salvare sé stesso». «Occhiuto spaccia video inutili per risultati megagalattici – continua Stasi – ma la Calabria non si governa con i reel. Un tubo in un villaggio non risolve la depurazione, un piromane isolato non basta a giustificare l’assenza di politiche di tutela ambientale».

Nel mirino anche le risorse stanziate: «15 milioni per la depurazione sono appena sufficienti a rifare i fiori ornamentali dei depuratori», ironizza. Poi l'affondo sullo stato delle foreste: «La Calabria brucia perché manca un servizio forestale efficiente e stabile. Altro che video e selfie».

Stasi denuncia infine lo spreco dell’occasione rappresentata dal PNRR: «Il centrodestra governa la Calabria da oltre 5 anni e ha sprecato una delle occasioni più importanti per risollevarla».

Il suo appello è rivolto alle forze alternative al governo regionale: «Serve una visione coraggiosa, chiara e ambiziosa. Dobbiamo rimboccarci le maniche e costruire insieme una nuova Calabria».