Sezioni
17/06/2025 ore 17.06
Politica

Loizzo difende Occhiuto: «Non è corrotto. Serve riforma urgente della giustizia» - VIDEO

La deputata leghista interviene sul caso giudiziario che ha colpito il governatore della Calabria. E rilancia: “Basta teste politiche fatte cadere dai giudici”.
di Salvatore Bruno

«Io penso che Roberto Occhiuto non è corrotto. L’ho scritto, lo penso. Chiarirà subito la sua posizione ed ogni elemento ai magistrati e sarà immediatamente pronto a rituffarsi nel secondo mandato». La deputata leghista Simona Loizzo dice la sua a chiare lettere in merito alla vicenda giudiziaria che nei giorni scorsi ha investito il presidente della Regione. E aggiunge: «Occorre accelerare l’approvazione della grande riforma della giustizia attivata dal Ministro Nordio per evitare che per mano dei giudici possano continuare a cadere teste politiche importanti». Poi l’esplicito riferimento alle recenti inchieste finite in una bolla di sapone e che però hanno avuto effetti devastanti sulle persone prima accusate, poi prosciolte. Non solo l’ex governatore Mario Oliverio: «Questo è il male della giustizia – dice al nostro network – Basti pensare a quello che è successo a Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e astro nascente della politica regionale è scomparso completamente dalla scena. Ma anche ad un socialista autentico del calibro di Sandro Principe. Ripeto – chiosa Simona Loizzo – Urge una riforma della giustizia e su questo fronte dobbiamo fare presto».

Simona Loizzo ha rilasciato queste dichiarazioni a margine della presentazione del libro di Armando Siri, esponente della Lega di Salvini, già senatore e sottosegretario alle infrastrutture e trasporti. “A tutto c’è un perché – 99 risposte che l’intelligenza artificiale non ti può dare” il titolo del volume, edito da Nova Polis: un’analisi profonda sul senso dell’esistenza. Con una vena provocatoria sull’invasività dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite, con i suoi algoritmi e le sue risposte preconfezionate. L’iniziativa è stata ospitata al Castello Svevo di Cosenza ed ha registrato la partecipazione, tra gli altri, del caposervizio di Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati: «Intelligenza artificiale è una contraddizione in termini – ha spiegato Siri –  Perché l’intelligenza è una prerogativa esclusiva dell’essere umano. Intus legere indica la capacità dell’uomo di leggersi dentro, trovare Dio e quindi tutte le risposte. Conosci te stesso, conoscerai l’universo e gli dei è l’esortazione antica che ci deve muovere in una direzione dove l’uomo non deve emancipare se stesso. Si lega a questa riflessione anche l’attività politica – ha concluso – l’attività politica con la P maiuscola, ovvero lavorare e pensare per il bene della Polis. La Polis è tutta la città insieme e quindi tutti gli esseri umani, tutti gli uomini che, pensando, generano la civiltà e generano il futuro». Infine Siri ha parlato anche della difficile situazione internazionale: «C’è estrema preoccupazione per quello che sta accadendo. C’è un’escalation di violenza, e la violenza chiama la violenza.

Occorre trovare il buon senso, la via della pace, del dialogo, del confronto, perché nessuno di noi è disposto a rinunciare a ciò che abbiamo ottenuto in questo ambito e con tanti sacrifici nel passato. Ci chiamiamo civiltà occidentale proprio per quello, perché non vogliamo tornare indietro e vogliamo vedere il futuro sereno, prospero, soddisfacente e felice per i nostri figli e anche per noi. Come dire, per la diplomazia occorrono teste pensanti, non l’intelligenza artificiale che rischia di dare a volte risposte che traggono in inganno. Sentiamo, ascoltiamo e seguiamo il nostro cuore e non ci sbaglieremo. La mente mente, ma il cuore non mente mai».