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04/07/2024 ore 13.29
Politica

Longobucco, esposto in Prefettura della minoranza sui debiti fuori bilancio

Eugenio Celestino, Lara Grillo, Giuseppe Forciniti, Antonio Perri sostengono che la giunta non ha mai deliberato e riconosciuto l’urgenza dei lavori autorizzati con le varie ordinanze
di Redazione

I consiglieri comunali di Longobucco Eugenio Celestino, Lara Grillo, Giuseppe Forciniti, Antonio Perri, a seguito dell’ultima seduta del pubblico consesso del 24 giugno durante la quale sono stati discussi ed approvati a maggioranza una serie di debiti fuori bilancio, hanno inviato una missiva al Prefetto di Cosenza, alla Procura regionale della Corte dei Conti, al Revisore Unico del Comune di Longobucco e alla Segreteria comunale.

«Amministratori, tecnici e funzionari comunali ormai sanno, o dovrebbero sapere, che le ordinanze per lavori di somma urgenza creano debiti fuori bilancio sin dalla data della loro adozione – asseriscono -. Questo perché l’obbligazione pecuniaria riferibile all’ente, è assunta in violazione delle norme di contabilità pubblica che riguardano la fase della spesa ed in particolare di quelle che disciplinano l’assunzione di impegni di spesa; art. 191, comma 1 D. Lgs. n. 267/2000 e punto 90 del testo approvato dall’osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti Locali il 18 novembre 2008. La contabilità pubblica disciplina in modo analitico il procedimento di spesa affinché l’azione della Pubblica Amministrazione sia funzionalizzata al fine di garantire alla collettività che essa sarà svolta nel rispetto del principio di legalità. Vari articoli di leggi regolano l’adozione delle ordinanze di somma urgenza e il riconoscimento del debito fuori bilancio che esse fanno sorgere.

«La Giunta Comunale di Longobucco – evidenziano gli esponenti di minoranza – non ha mai deliberato e riconosciuto l’urgenza dei lavori autorizzati con le varie ordinanze. Tale responsabilità è stata scaricata direttamente sul Consiglio Comunale. Solo il responsabile dell’ufficio tecnico, con una procedura anomale e violando una serie di disposizioni di leggi, ha approvato, attraverso l’adozione di determinazioni, le relazioni tecniche contenenti il quadro economico dei vari lavori eseguiti. Nei vari quadri economici redatti e approvati dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’art. 163 è stato applicato con una percentuale di ribasso inferiore a quella prevista; l’art. 194, nella parte in cui regola l’utile di impresa, non è stato applicato per niente».

«Un solo esempio per dimostrare che quanto fin qui affermato è veritiero – dicono Eugenio Celestino, Lara Grillo, Giuseppe Forciniti, Antonio Perri -. Basta riportare i dati finanziari contenuti nel quadro economico della determinazione n. 557 R. G. n. 276 Area Tecnica del 30 dicembre 2023; dati finanziari il cui importo totale è stato integralmente riconosciuto con la delibera di Consiglio Comunale ed in particolare l’intervento di risagomatura alveo Torrente Ortiano.

Quadro economico approvato con la determina n. 276 Area Tecnica e riconosciuto come debito fuori bilancio dal Consiglio per un totale di Euro 67.243,96. In realtà il quadro economico che andava riconosciuto, ai sensi della normativa in vigore, quale debito fuori bilancio sarebbe dovuto essere di Euro 53.795,24. Importo riconosciuto in più e non dovuto euro 13.448,72».

«Il Revisore Unico dei Conti con i verbali n. 6 e 7 ha espresso parere favorevole al riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell’art. 194, comma 1, lettera e) del TUEL. Parere favorevole condizionato al rispetto della normativa sopra richiamata. Non essendo la normativa che regola il riconoscimento dei debiti fuori bilancio rispettata, il parere dovrebbe essere considerato non favorevole. Alla luce di quanto descritto – concludono – i sottoscritti Consiglieri Comunali richiedono di esaminare gli atti posti in essere dalla Giunta e dal Consiglio Comunale di Longobucco, di verificare se gli stessi siano conformi ai dettati normativi e se abbiano determinato un danno erariale alle casse del Comune di Longobucco».